È molto diffusa la credenza che le catacombe siano i luoghi nei quali i primi cristiani si rifugiavano per sfuggire alle persecuzioni, ma si tratta di un falso storico. In realtà le catacombe sono cimiteri sotterranei nei quali venivano seppelliti i seguaci di Gesù una volta morti.
Per smentire il luogo comune, basta pensare che a Roma ci sono catacombe ebraiche, come quella di Vigna Randanini. Inoltre le catacombe erano regolarmente censite nel catasto romano, dunque non erano luoghi nascosti e ignoti a chi non era cristiano. Per giunta si trovano per lo più a ridosso delle trafficate strade consolari, dunque in luoghi tutt’altro che isolati.
Le catacombe cristiane, come le necropoli romane, si trovavano all’esterno della città abitata, perché gli antichi romani avevano una sorta di orrore per i cadaveri, che non si potevano trovare per alcun motivo nella città dei vivi.
A differenza di esse, però, venivano costruite nel sottosuolo perché era meno dispendioso. Un’altra differenza molto importante riguarda il trattamento che cristiani e antichi romani avevano per i morti. Mentre i primi credevano nella resurrezione della carne e pertanto seppellivano i loro cari, i romani invece li incenerivano.
Inoltre le necropoli, come suggerisce la parola stessa, erano vere e proprie “città dei morti”, formate da tante “casette” appartenenti ognuna ad una famiglie, mentre nelle catacombe i cristiani venivano sepolti tutti insieme perché formano l’unica famiglia di Dio.
Visitando una catacomba ci si può rendere conto come accanto alle numerose semplici tombe che si trovano nei cunicoli, ce ne siano altre molto elaborate. Si tratta di vere e proprie stanze affrescate con scene bibliche che spesso evocano l’intervento di Dio in situazioni drammatiche.
Possiamo dunque ammirare la scena di come Dio dissetò gli ebrei facendo scaturire dell’acqua dalla roccia, oppure come i tre giovinetti si salvarono dal fuoco della fornace ardente.
Queste rappresentazioni dovevano i fondere nel fedele fiducia in Dio: come nel passato il Signore era intervenuto per salvare i suoi eletti, così interverrà per resuscitare coloro che lo hanno amato.
Nelle lapidi delle tombe più semplici è possibile trovare simboli cristiani come il pesce, l’ancora, la fenice (mutuata dalla mitologia pagana), l’orante e molti altri.
La parola catacomba deriva dal greco e vuol dire “presso la cavità”. L’etimologia allude al fatto che una delle prime catacombe, quella di San Sebastiano, si trovava presso una cava. La catacomba più importante di Roma è quella di San Callisto, perché qui vennero sepolti ben sei Romani Pontefici.