CUPRA MARITTIMA – Un altro tassello si aggiunge alla storia di Cupra Marittima con un’opera che arriva direttamente da un passato che a volte sembra già remoto.
È “Il mio sterro racconta” di Giulia Lanciotti, conosciuta da tutti i cuprensi come “Giulietta”, un tempo maestra della scuola materna cuprense. Nel pomeriggio di sabato primo giugno presso la sala consiliare, “Giulietta” ha presentato il suo volume dedicato allo “sterro”, ovvero a quello spiazzo di terreno che un tempo era presente dietro la chiesa di San Basso, per la precisione dietro via Cavour.
Dagli anni del fascismo fino agli anni sessanta quell’area era il centro della vita di paese, i ragazzi si ritrovavano per incontrarsi, vi si organizzavano feste di paese civili e religiose, trovando lì il giusto spazio varie fiere e persino il circo. Giulia Lanciotti ha saputo dare voce a tanti piccoli episodi di quel periodo che hanno sì caratterizzato il paese ma che sono stati anche lo specchio dell’Italia dell’epoca.
Ha infatti commentato Walter Ferri della Società Operaia che ha favorito la pubblicazione del libro: «Giulia ha raccontato uno spaccato di vita vissuta dalle nostre generazioni, sottoposte ad accelerazioni che hanno sconvolto le nostre esistenze in tutti gli aspetti. Nel giro di pochi anni ci siamo dovuti adattare, e soprattutto aggiornare, a cambiamenti riguardanti il mondo del lavoro, la moneta, i trasporti, le comunicazioni, la tecnologia, la musica e tanti altri aspetti del quotidiano. C’è quindi oggi in noi una forte necessità di comunicare ai giovani ciò che abbiamo vissuto e come lo abbiamo vissuto, e opere come quelle di Giulietta sono il ponte ideale tra generazioni così distanti come la nostra e i ragazzi di oggi». Della stessa idea Carla Boiocchi, professoressa cuprense che ha aggiunto: «Sfogliare questo libro è stato come aprire uno scrigno e trovarvi dentro ricordi inestimabili. È un piacere leggere questi racconti riguardanti la nostra storia, narrazioni impreziosite da termini dialettali che ormai purtroppo o giovani non conoscono più poiché la lingua, come per certi aspetti la vita, si è impoverita. Questo libro dovrebbe essere fatto leggere alle nuove generazioni». Per l’occasione l’Archeoclub di Cupra Marittima ha proiettato delle diapositive relative allo sterro, illustrando lo sviluppo urbano del paese in quegli anni attraverso una attenta e puntuale documentazione storica.
Ha aggiunto Vermiglio Ricci presidente dell’Archeoclub: «Quelli di Giulia sono racconti semplici ma intensi che hanno saputo dare un valore alla memoria del passato». Per l’occasione i nipoti dell’autrice, Andrea Mariani e Mario Mariani hanno letto e commentato alcuni capitoli. Alla presentazione hanno preso parte anche il sindaco Domenico D’Annibali e l’assessore alla cultura Luciano Bruni.
Un incontro che è stato un piacevole tuffo negli anni più duri e difficili dell’Italia ma che insegnano che con tanti sacrifici è possibile ricostruire e superare ogni difficoltà.
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