È “Piccolo mondo vaticano” di Aldo Maria Valli, edito da Laterza, il vincitore della Prima edizione del “Premio cardinale Michele Giordano”. Il libro del vaticanista del Tg1 ha ottenuto il maggior numero di consensi tra gli utenti di Facebook che hanno partecipato alla votazione. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 1° giugno, a Napoli, nella sede dell’Ordine dei giornalisti della Campania ed è stata presieduta da Fulvio Tessitore e moderata dal vaticanista Francesco Antonio Grana, rispettivamente presidente e segretario del premio. Il primo, ricordando l’amicizia che lo ha legato al porporato, ha sottolineato che “il premio è un atto di riparazione nei confronti del cardinale Giordano, che non è stato capito ed è stato malamente attaccato sulla sostanza e sulle forme”. Il secondo ha evidenziato come “il cardinale Giordano abbia combattuto la camorra con le armi di un vescovo”. Il Premio è stato istituito dall’Orientale Editrice di Napoli, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della cultura, dell’arcidiocesi di Napoli e dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Hanno concorso a questa prima edizione diciannove opere di ambito religioso edite nel 2012, tra le quali una commissione di giornalisti ha scelto una terna finalista. Dal 1° al 30 aprile gli iscritti a Facebook hanno potuto votare uno dei tre volumi, decretando il vincitore.
Pastore buono. “Sono onorato del riconoscimento – ha affermato Aldo Maria Valli – ma soprattutto contento di poter rendere omaggio a un pastore buono e rigoroso, sempre attento al mondo della cultura e del giornalismo. Il cardinale Giordano, nell’ultima parte della sua vita, fu ingiustamente coinvolto in una vicenda giudiziaria molto triste. Nel suo piccolo, questo premio dovrebbe anche avere la funzione di riabilitare questa figura che merita di essere conosciuta meglio”. Al vaticanista “fa piacere inoltre che il premio sia stato assegnato dai lettori attraverso una votazione su Facebook”. “Ricordo il cardinal Giordano come un uomo molto interessato al mondo circostante – ha detto al Sir Valli -. Lo incontravo soprattutto in occasione delle Assemblee generali della Cei e mi colpiva questo suo atteggiamento di attenzione e curiosità verso l’altro. Era anche molto attento alla famiglia. E questo era un altro aspetto che me lo rendeva particolarmente caro”. Secondo il vaticanista, “per tanti aspetti il suo magistero ricorda quello dell’attuale Papa. Diceva: ‘La Chiesa deve essere un segno credibile e deve dare agli uomini del nostro tempo in modo inequivocabile la testimonianza evangelica di distacco dal denaro, dai beni di questo mondo, dal potere. Una testimonianza di povertà, umiltà, sincerità e carità. Il nostro modo incoerente di vivere la fede è oggi per molti una pietra d’inciampo, uno scandalo’. Sembrano veramente parole di Papa Francesco. Questo per dire la sua attualità e lo spessore di quest’uomo”.
La vivacità della Chiesa. Il libro “Piccolo mondo vaticano” è una sorta di guida alla vita di tutti i giorni nel Vaticano. “Nel libro – ha raccontato al Sir Valli – guido per mano un ipotetico visitatore. In una riedizione del mio libro, dopo l’inizio del pontificato di Francesco, dovrei raccontare tutte le innovazioni portate da questo Papa, che ha voluto vivere a Casa Santa Marta. E’ imprevedibile, usa il telefono abitualmente per chiamare amici e funzionari. Ormai si sa che, quando si sente dall’altra parte della cornetta ‘sono il Papa’, non è uno scherzo! Francesco ha il dono grandissimo di comunicare letizia, serenità e gioia nel cuore delle persone, anche dei più lontani e dei non credenti. Ha il dono evangelico di unire, di dare speranza. Non ama darsi un tono da capo di Stato, è molto umile e ha sviluppato questo magistero nelle messe del mattino che è una novità assoluta. Sono davvero tanti gli aspetti nuovi che andrebbero affrontati e questo indica la vivacità della Chiesa”.
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