In base al rapporto rifiuti 2012, infatti, solo sei comuni raggiungono l’obiettivo (di legge) del 65% di raccolta differenziata. La percentuale provinciale è al 46,33%. Il comprensorio che ha raggiunto la prestazione migliore è quello della Val Vibrata con il 53,01%.
Nel 2012 sono stati 24 i Comuni che hanno raccolto i rifiuti con il sistema porta a porta e 10 se ne aggiungeranno entro il 2013.
“Nonostante il buon dato complessivo – ha dichiarato Marconi – non si può non rilevare che vi sono Comuni che non hanno nemmeno in programmazione la raccolta differenziata e su questi ci concentreremo con un’azione di stimolo e supporto: dopo di che non potremo far altro che cominciare a sanzionare così come previsto dalla legge”. L’assessore ha poi consigliato ai Comuni non particolarmente sensibili alla differenziata di cominciare “dalle grandi utenze, bar attività turistiche e commerciali, alberghi: il servizio da organizzare è meno complesso, ma i risultati, in termini numerici, sarebbero subito importanti”.
Notevole la di diminuzione della produzione di rifiuti urbani (- 10,7%), dell’indifferenziata (- 15,03%) e della differenziata (-4,40%): dati allarmanti, se letti in chiave economica, che sembrerebbero confermare la riduzione della produzione industriale e commerciale.
L’assessore ha successivamente illustrato gli interventi impiantistici e quello relativi ai centri di raccolta e riuso, così come stabilito dalla Regione Abruzzo in base all’accordo di programma sottoscritto con la Provincia: oltre 7 milioni di investimenti destinati dalla Regione al miglioramento del sistema. Tra le opere di maggior interesse, ricordiamo la realizzazione della nuova discarica Cirsu a Notaresco e quella del Consorzio Piomba fino ad Atri, impianti che dovrebbero garantire la piena autonomia.
“Molto importanti – ha sottolineato Marconi – i centri di raccolta: ne abbiamo previsti nove di nuova istituzione e il completamento di due già esistenti. Ce ne sarà uno in tutti centri della costa. Poi saranno realizzati tre nuovi centri del riuso a Giulianova, Roseto e Teramo. Molto importanti, infine, i centri di trattamento a Notaresco, Sant’Omero e Teramo: nel capoluogo si realizzerà un centro di trattamento a freddo dell’indifferenziato sul modello di Vedelago, esperienza di valore europeo per innovazione”.