Papa Francesco “La Grazia non si compra e non si vende, Gesù Cristo è l’unico che ci da la Grazia. L’amore di Gesù ci da la Grazia gratuitamente. Noi dobbiamo darla ai fratelli e le sorelle gratuitamente. È triste quando qualcuno ha provato a vendere la Grazia.
Cari fratelli e sorelle dico siate ovunque portatori della parola di vita dove le persone si ritrovano e curano relazioni. Voi dovete andare fuori.
Non capisco le comunità cristiane che sono chiuse, in parrocchia.
Voglio dirvi una cosa, nel Vangelo è bello quel brano che ci parla del pastore che quando torna se ne accorge che manca una e lascia le 99 e va a cercarla.
Fratelli e sorella né abbiamo una, ce né mancano 99, dobbiamo uscire! dobbiamo uscire tra loro!
In questa cultura, diciamoci la verità, né abbiamo soltanto una, siamo minoranza, noi sentiamo il fervore e lo zelo apostolico di uscire andare a trovare le altre 99? Questa è una responsabilità grande e dobbiamo chiedere al Signore la grazia della generosità, il coraggio e la pazienza per uscire e annunciare il Vangelo.
È difficile questo. È più facile rimanere a casa con quella unica pecorella e pettinarla, accarezzarla!
A noi preti e anche a noi Cristiani tutti, il Signore ci vuole pastori e non pettinatori di pecorelle!
Quando una comunità chiusa, sempre fra le stesse persone che parlano, questa comunità non è una comunità che da vita è una comunità sterile, non è feconda.
La fecondità del Vangelo avviene attraverso la Grazia di Gesù Cristo ma attraverso noi, la nostra predicazione il nostro coraggio e la nostra pazienza.
Non è facile, dobbiamo dirci la verità, il lavoro di evangelizzare e portare avanti la grazia gratuitamente non è facile, perchè non siamo noi soli con Gesù Cristo perché c’è un avversario, un nemico che vuole tenere gli uomini separati da Dio e per questo instilla nei cuori la delusione, quando non vediamo ricompensato il nostro impegno apostolico.
Il diavolo getta nei nostri cuori semi di pessimismo e di amarezza, noi ci scoraggiamo.
Abbiamo fatto questo e non va, guardate quella religione come attira e noi, è il diavolo che mette questo, noi dobbiamo prepararci alla lotta spirituale. Non si può predicare il vangelo senza questa lotta spirituale di tutti i gironi. Contro la tristezza, l’amarezza e il pessimismo. Seminare non è facile è più facile raccogliere e questa la lotta di tutti i giorni dei cristiani.
Paolo diceva che avava l’urgenza di predicare e aveva questa esperienza della lotta spirituale questa esperienza nella lotta spirutale, “Ho nella mia carne una spina di Satana che tutti la giorni la sento.” Anche noi abbiamo questa spina di Satana che ci fa soffrire, ci fa andare avanti con difficoltà e ci scoraggia.
La evangelizzazione chiede di noi un vero coraggio anche per questa lotta interiore nel nostro cuore per dire che con la preghiera, con la mortificazione, con la voglia di seguire Gesù, con i sacramenti che sono un incontro con Gesù, voglio dire a Gesù grazie per la tua garzia voglio portarla agli altri. Ma questo è lavoro
Questo si chiama martirio, fare la lotta tutti i giorni per testimoniare questo martirio e questi ad alcuni gli chiede il martirio della vita.
Ma c’è un martirio di tutti i giorni e tutte le ore contro lo spirito del male che non vuole che noi siamo evangelizzatori.
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in questo discorso vedo la vera chiesa di Cristo: servizio e non potere