PROVINCIA – La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, la Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto hanno condotto un’articolata indagine di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno in relazione al fallimento di una azienda che era attiva nel settore del commercio di generi alimentari.
A seguito degli approfondimenti investigativi è emerso che gli indagati, acquisito il controllo della società, nel giro di qualche mese hanno perpetrato una serie di truffe commerciali nei confronti di fornitori italiani ed esteri di generi alimentari, per circa 400.000 euro.
La merce acquistata e mai pagata veniva poi ceduta ad operatori del settore con formale ed apparentemente regolare fattura ed il corrispettivo della vendita veniva incassato in contanti dagli indagati.
La società – utilizzata solo per introitare i guadagni delle vendite ed accumulare debiti sugli acquisti – giungeva quindi al fallimento a causa dei debiti contratti con i fornitori truffati, che vedevano impagati i titoli di credito ricevuti dagli indagati.
Gli elementi indiziari acquisiti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno e dal Commissariato di San Benedetto del Tronto, quest’ultimo coordinato dalla Squadra Mobile che ha provveduto ad acquisire elementi probatori in ambito internazionale, hanno quindi permesso al Procuratore della Repubblica, Dr. Michele Renzo, ed al Sostituto Procuratore, Dr. Carmine Pirozzoli, di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dr.ssa Giuliana Filippello, l’arresto di due responsabili, di cui uno condotto presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno e l’altro ai domiciliari.
Le indagini, tutt’ora in corso, sono volte all’individuazione delle responsabilità di altri soggetti coinvolti nella gestione della società fallita.