“Accogliamo con preoccupazione la notizia che la Gran Bretagna sta per dare il via libera alla fecondazione artificiale con tre genitori biologici per evitare la nascita di bambini con rare malattie genetiche”: lo hanno dichiarato Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita. “Ancora una volta, usando lo schermo dell’uso terapeutico – evidenziano -, si vuole far accettare l’ipotesi che la manipolazione genetica degli embrioni umani sia giuridicamente ed eticamente accettabile, anche quando questa si concreta nella produzione di esseri umani assemblando le componenti cellulari di tre individui”. Per Ricci Sindoni e Coviello, “il fine di evitare la trasmissione di malattie ereditarie non rende lecito intervenire sulla base fondante del nostro essere umani: in questo caso, addirittura, l’eventuale nato da un embrione così ottenuto avrebbe un patrimonio genetico riconducibile ad almeno tre persone”.
Da ultimo, concludono, “non bisogna dimenticare il problema eugenetico che questa ricerca porta con sé: un essere umano in cui vi siano solo ‘buoni’ geni e in cui la perfezione viene prima di ogni altra dimensione”.