“Molti gruppi societari da Milano, Barletta, Roma – ha detto Gaspari – si sono mostrati interessati all’acquisto dalla società. Ho ascoltato tutti coloro che volevano parlare con me per conoscere lo stato delle cose circa le pendenze riguardanti lo stadio “Riviera delle Palme”. A tutti ho detto che la convenzione tra Samb e Comune deve andare verso la rescissione per inadempienza e chiunque avrebbe preso la squadra avrebbe dovuto pagare un canone di circa 3500 euro mensili. Si sono allontanati praticamente tutti – ha proseguito Gaspari – è rimasta in piedi solo la cordata Milone di Roma che ho incontrato in più occasioni. Erano convinti di poter portare avanti questa operazione finché oggi pomeriggio sono stato contattato e mi è stato riferito non c’era più la volontà di acquistare la Samb a causa della pressione avvertita. Ne ho riferito a Pignotti e Bartolomei. A questo punto – ha concluso il Sindaco – nonostante i tempi per l’iscrizione della squadra al campionato Dilettanti siano ridotti all’osso, voglio pensare che ci possano essere ancora i margini per un ripensamento della famiglia Milone o un interesse di altri imprenditori”.
Si è poi passati alla trattazione dei punti all’ordine del giorno. E’ stata approvata la variazione al bilancio di previsione 2013 per acquisire il finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di 300.000 euro, provenienti dal programma stralcio del Piano Straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per i lavori di miglioramento sismico della scuola media“L. Cappella” così da completare la messa a norma da un punto di vista statico del plesso.
E’ stato approvata in via definitiva la variante all’art. 29 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore che disciplina i cambi di destinazione degli edifici turistico – alberghieri. Come spiegato dall’assessore Canducci, si conclude un iter tormentato su cui ancora pende un giudizio di merito del TAR a cui la Provincia ha fatto ricorso e che si è già pronunciato negando la sospensiva dell’atto deliberativo nella sua forma originaria. Al fine di evitare uno scontro istituzionale, gli uffici di Comune e Provincia, che aveva contestato le modalità di attuazione dei Piani Particolareggiati, si sono confrontati e si spera che alla prossima udienza del Tar il contenzioso possa essere chiuso”.
Per Piunti, vicepresidente della Provincia, è improprio parlare di scontro istituzionale in quanto le obiezioni della Provincia vertevano sulla procedura adottata e ha chiesto all’Amministrazione di ammettere che il Comune ha perso quattro anni. “Da adesso in poi le cose si faranno come la Provincia ha suggerito – ha sottolineato Piunti – ma questa sera non ci sentiamo di votare un atto ancora sub – iudice”.
Il Consiglio si è espresso favorevolmente anche in merito alla concessione del diritto di superficie per 99 anni di porzione di verde pubblico dell’area ubicata tra le vie Toscana, Lucania e Umbria (ex edificio ENEL) alla ditta Apollo s.r.l. Qui la ditta, usufruendo del progetto casa comunale realizzerà un edificio di cinque piani del quale alcune porzioni saranno cedute al Comune unitamente al verde pubblico di mq. 230 per la realizzazione di un locale interrato di uso condominiale.
Gambini si è astenuto perché, ha detto, nonostante i vantaggi per il Comune, saltano all’occhio i cinque piani dell’edificio e quindi il notevole impatto urbanistico per un’area già abbastanza edificata.
Sull’approvazione “documento strategico” per la pianificazione urbanistica si è aperto un lungo dibattito. L’assessore Canducci ha sintetizzato i punti salienti del documento con il quale l’Amministrazione aggiorna e porta avanti la pianificazione generale dopo lo schema direttore approvato nel 2007, evidenziando le criticità di quel percorso e cercando di superarle individuando gli strumenti che possono permettere all’Amministrazione, in attesa della nuova legge urbanistica, di procedere alla riqualificazione di aree cittadine importanti.“E’ un documento che fornisce un aggiornamento della carta del piano regolatore generale – ha spiegato Canducci – e fa capire che la città si deve dotare di standard necessari indicando anche quali strumenti utilizzare come i Programmi Operativi perla Riqualificazione Urbana(PORU). Il documento si basa inoltre sui principi di perequazione e compensazione da applicare negli accordi con i privati per ottenere dotazioni di standard per la città”.
Gambini ha sottolineato come il lavoro fatto sia eccellente dal punto di vista tecnico, ma non completamente esaustivo perché non si è partiti da una analisi approfondita del reale del patrimonio immobiliare esistente e questo strumento potrebbe portare a costruire ancora andando a consumare ulteriore suolo e provocando una ennesima “colata di cemento” sulla città. Ha anche chiesto che si ragioni su politiche urbanistiche contrattate e non concertate con i cittadini e li si renda più partecipi dei cambiamenti della città.
Emili (Pd) si è detta molto critica riguardo al piano, sia perché non è stato abbastanza condiviso con la città, i partiti, la maggioranza, le associazioni di categoria, sia perché si va a coprire un vuoto, il non essere riusciti cioè ad attuare progetti sulla base dei PORU che la nuova legge regionale mette a disposizione, sia perché l’idea della perequazione e compensazione è ripresa da tutti gli strumenti urbanistici adottati: dai PRUST al piano regolatore Bellagamba, alla Maxi Variante. “In questo piano strategico – ha accusato Emili – scompare completamente la variante al piano regolatore generale che deve rimanere l’obiettivo unico su cui l’Amministrazione deve lavorare insistendo in particolare sull’housing sociale. A tale proposito si è persa un’occasione preziosa con il progetto casa di viale Dello Sport della ditta D’Isidori per il quale si è preferito monetizzare il vantaggio per il pubblico”.
Più consiglieri di maggioranza (Evangelisti, Del Zompo, Marinucci, Bovara) hanno rivendicato la bontà del documento rimarcando che è stato condiviso in più sedi: maggioranza, partiti, i gruppi di lavoro a cui hanno partecipato i consiglieri di maggioranza, commissioni consiliari e assemblea pubblica aperta agli ordini professionali e alla città. Da tutti sono stati evidenziati gli aspetti fondamentali del piano strategico che, secondo Evangelisti “pone le basi per costruire uno o più strumenti per dare risposte ai cittadini e attivare strumenti concreti per cambiare il volto alla città, l’ennesimo tassello di un percorso che arriverà all’approvazione del nuovo piano regolatore della città”.
Secondo Gabrielli (Pdl) si è perso del tempo ed è necessario accelerare i processi e dotare della dovuta funzionalità questo strumento legislativo. “Siamo stati contrari ad una politica urbanistica portata avanti a macchia di leopardo – ha dichiarato Gabrielli – se non si riesce ad approvare il Piano Regolatore Generale che si adottino i PORU”.
Nel suo intervento, il sindaco Gaspari ha sottolineato che con l’approvazione di questa delibera riparte un percorso iniziato nel 2007 con lo schema direttore ma che ha subito diversi “stop and go”. Con il documento strategico, ha detto, vengono fornite indicazioni utili, necessarie e importanti sugli strumenti da adottare per ogni singola situazione (PORU, Progetto Casa, riqualificazioni dell’esistente), per arrivare poi all’approvazione del nuovo piano regolatore generale.
Nella replica, Canducci ha evidenziato che il Piano regolatore ha una struttura rigida, a “zoning”, mentre con i PORU si possono soddisfare tutte le diverse esigenze. Inoltre ha ricordato ad Emili che, per quanto riguarda la scelta di monetizzare le opere sul progetto casa presentato dalla ditta D’Isidori, la scelta è stata finalizzata alla volontà dell’amministrazione di realizzare la nuova scuola “Curzi” con i vantaggi per il pubblico.
In chiusura il Consiglio ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2013 l’affidamento alla ditta “AIPA” della gestione delle sanzioni per le violazioni al codice della strada per dar tempo di valutare tutti gli aspetti di un possibile affidamento delservizio all’Azienda Multiservizispa.
Pasqualini ha ravvisato perplessità sulla proroga tecnica di quattro mesi e ha sottolineato che se non si troverà una soluzione non voterà favorevolmente un’ulteriore proroga. Sia Gambini che Emili hanno chiesto una soluzione della questione in tempi brevi e di portare avanti una seria analisi dei costi e benefici per capire quale servizi esternalizzare e quali riportare all’interno della macchina amministrativa. Certi servizi hanno un costo elevato, ha evidenziato Marinucci, ma non si può non tenere in considerazione i riflessi sull’occupazione nel caso in cui certi servizi vengano affidati diversamente. L’assessore Spadoni ha chiarito che il periodo di tempo ulteriore può servire a chiarire i dubbi rappresentati dagli uffici circa una scelta di esternalizzazioni parziali. “Per quanto riguarda la Multiservizi – ha dichiarato Spadoni – nella delibera si parla di poter affidare il servizio attraverso un passaggio graduale che dovrà essere avviato necessariamente con il 2014”.