SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ il direttore di Cinemadamare, Franco Rina, a condurre la seconda serata del festival Bizzarri che ha come primo ospite l’autore del libro a viso coperto, Riccardo Gazzaniga. Scriveva da tempo, dichiara il “poliziotto scrittore”, in un genere thriller-nero, ma voleva raccontare qualcosa di più, qualcosa che parlasse di lui e di quel lavoro complicato con il casco blu che gli era capitato di fare e ha scelto la forma romanzata che avrebbe assicurato, alla sua narrazion,e tutta l’emozione voluta. Non è un libro che scrive di Polizia come istituzione quello di Gazzaniga, ma un libro che scrive di un poliziotto e del suo lavoro. Vincitore del premio Calvino 2012, Gazzaniga racconta il rapporto tra un gruppo di tifosi che vuole ritrovare l’ardore dello scontro con altre tifoserie e gli “sbirri”, uomini come gli altri se non avessero la divisa, con le loro passioni, la loro vita, le loro frustrazioni. Lo racconta in maniera puntuale, passionale, come solo chi è completamente immerso in questa vita è capace di fare.

Toccante, per la realtà così vicina ai nostri giorni, L’Industriale proiettato a fine serata dopo l’intervento dello sceneggiatore del film Andrea Purgatori. Il film che Giuliano Montaldo ha girato, nella pienezza del suo ingegno benché novantenne e con un braccio rotto, racconta di Nicola, un industriale di Torino in grosse difficoltà con un mercato fuori concorrenza, messo fuori dal circuito delle banche. Cerca in tutti i modi di sopravvivere, di non far fallire quel sogno cominciato da suo padre e per farlo, mette in gioco tutto, anche i rapporti con i suoi affetti più cari.

Un film per il quale Montaldo ha scelto una fotografia di un colore denaturato che restituisce l’immagine della Torino odierna ancora meglio del bianco e nero con il quale Purgatori lo aveva concepito.

Mercoledì, giornata particolare perché il Bizzarri si trasferirà a Tolentino nell’azienda di Poltrona Frau. Qui, il direttore del Casale delle Noci, Luigi Ricci ,coordinerà un pomeriggio imperniato sui temi del lavoro, sul “saper fare impresa”, sul “saper produrre” e sul cinema d’impresa. La serata proseguirà poi, come sempre, alle 21.15 alla Palazzina Azzurra con la proiezione di è stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia e l’incontro con il regista Filippo Vendemmiati

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