SAN BENEDETTO DEL TRONTO– Obiettivo 65% raggiunto. I dati forniti da Picenambiente all’Amministrazione comunale indicano che, nel mese di giugno 2013, il 65% dei rifiuti prodotti dalla città sono stati avviati a riciclaggio. Esattamente la percentuale che la legge stabilisce come obiettivo minimo da raggiungere per non incorrere in sanzioni.
Per l’esattezza, nel mese di giugno 2013 sono stati prodotti a San Benedetto 3.115.987 chilogrammi di rifiuti, con un aumento complessivo del 5% rispetto allo stesso mese del 2012. Però di questi rifiuti, 1.214.250 chili sono andati in discarica mentre 1.901.737 chili sono stati avviati al recupero. In termini percentuali, rispetto allo stesso mese del 2012, i rifiuti finiti alla discarica sono diminuiti del 25% mentre quelli differenziati sono aumentati del 43%.
Di questo 65% di rifiuti differenziati, il 10% in termini di peso è composto da carta e cartone, un altro 10% da vetro, plastica e barattolame, ancora il 10% da potature, il 16% da rifiuti umidi (scarti alimentari), il 17% da rifiuti ingombranti e apparecchiature elettriche ed elettroniche, l’1% da oli esausti e batterie.
“Siamo molto contenti della risposta avuta dalla città – dichiara soddisfatto l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci – soprattutto se consideriamo che in passato l’estate era il periodo in cui la crescita della raccolta differenziata subiva una battuta d’arresto per la presenza di tanti turisti che, per poca familiarità con le modalità del servizio, rinunciavano a fare la differenziata. Con l’avvio del “porta a porta spinto” anche nelle zone a maggior vocazione turistica, invece, notiamo che le persone rispondono con grande senso civico. Sappiamo bene – continua Canducci – che ci sono ancora diverse situazioni critiche causate dall’insensibilità e di pochi maleducati, e per questo stiamo monitorando alcuni punti dove l’abbandono dei sacchi fuori orario si ripete con eccesiva frequenza. Ma nel complesso possiamo ritenerci molto soddisfatti, anche in vista dell’autunno, quando il servizio di porta a porta spinto, con contestuale eliminazione dei tradizionali cassonetti per l’indifferenziato, sarà esteso ai quartieri finora non interessati”.