A Rio piove, forse inaspettatamente pensando di stare in una spiaggia brasiliana, è pur sempre dall’altra parte dell’emisfero e quindi inverno! ma la gioia dei giovani della Gmg che invadono la spiaggia di Copacabana è solare, la riempiono di colori, bandiere, preghiere.
Sono queste le suggestioni che continuano a inviarci i giovani marchigiani alla Gmg attraverso Fb Gmg Marche Rio e twitter, che ci aiutano a sentirci vicini a tutti loro, che si trovano a Sao Benedito a Pilares, accolti con grande entusiasmo non facendogli mancare mai nulla, e lì sono stati raggiunti da alcuni dei vescovi marchigiani.
Angelica ci racconta:”Noi qui bagnati, la pioggia non ci da tregua e non ci fa vedere le bellezze infinite di questa città. Ieri la messa di apertura sotto una pioggerellina fine e sottile ma costante é stata molto suggestiva anche se fastidiosa, ma non quanto oggi che si è fatta abbondante e ci ha letteralmente inzuppati!”
Le immagini della gmg ci arrivano, interattive, anche dall’Ospedale San Francesco di Assisi ”santuario della sofferenza umana” le parole del Papa giungono forti a richiamarci alla speranza, a non rubarla né a lasciaresela rubare, dopo aver visitato il Santuario di Nostra Signora di Aparecida, dove ha richiamato a “tre semplici atteggiamenti: mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio, e vivere nella gioia” e che La Chiesa, quando cerca Cristo bussa sempre alla casa della Madre e chiede: “Mostraci Gesù”. E’ da Lei che si impara il vero discepolato. Ed ecco perché la Chiesa va in missione sempre sulla scia di Maria.”
La catechesi della mattina è stata con mons Sigalini, vescovo di Palestrina e Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana: “Pellegrinare è abbandonare la sicurezza, destabilizza le certezze!” cogliamo dai tweet, Sigalini che è stato con i giovani anche a tavola. Le tre mattinate di catechesi declinano il tema della missione: la prima tappa è la proposta della speranza. Quindi, secondo momento, la speranza si concretizza in un cammino di discepolato dietro al Signore. Infine il terzo momento è l’invito ad andare. Sostenuti dalla speranza, esperti del cammino dietro a Cristo, i giovani si sentono mandati agli altri giovani per condividere l’esperienza dell’incontro con il Signore.
Al Ginásio do Maracanãzinho, o semplicemente Maracanãzinho, un’arena multifunzionale a Rio, si sono ritrovati gli italiani per la Festa degli Italiani. Un appuntamento che è ormai una tradizione delle Gmg e che unisce gli italiani presenti a Rio, più di 7mila, e grazie alla diretta Rai con tutti gli altri. Festa che per Angelica “é stata carina ma niente di emozionante o almeno non quanto incontrare le persone di San Paolo, viverci insieme, mangiare il loro cibo, vederli privarsi del letto o del posto a tavola per cederlo a te e stare loro in piedi, o capirsi e volersi bene senza bisogno di parlare (anche perché se ci si parla non ci si capisce!).”
Esperienza che scalda i cuori la Gmg a Rio, ma è sopratutto l’esperienza di accoglienza fatta nelle famiglie a San Paolo che è stata toccante e indimenticabile anche per Angelica: “Qui è tutto bello, a parte il tempo, le persone, i ragazzi in giro che sentono che siamo italiani e si spalancano gli occhi (qui gli europei non sono tanti), ma ancora niente è paragonabile all’esperienza fatta in famiglia.
Adesso aspettiamo il Papa, oggi c’è Copacabana!!”
Tra le foto postate non mancano gli aggiornamenti sul cibo, il tarlo dell’italiano alla Gmg! Ma stando ai commenti tutto molto positivo.
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