Mauro Ottolini è uno dei musicisti più importanti del nuovo jazz italiano, vincitore del premio Top Jazz Italia 2012 come migliore arista italiano.Lasciata l’orchestra dell’Arena di Verona per inseguire il suo vero amore, il jazz, si è velocemente imposto come leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito la fiducia e la stima che altri grandi musicisti dimostrano per lui, chiamandolo regolarmente nelle loro formazioni: Enrico Rava, Franco D’Andrea, Gianluca Petrella, Francesco Bearzatti, Daniele D’Agaro e anche il grandissimo cantautore Vinicio Capossela. Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, si diploma in trombone presso il conservatorio di Verona con il massimo dei voti. Segue poi i corsi di perfezionamento di Michel Bequet e studia per un breve periodo a Los Angeles con Bill Booth. Nel 2002 si diploma in Jazz al conservatorio di Trento con il maestro Franco D Andrea e studia con il grande trombonista Steve Turre. Suona e incide con Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han Bennink, Carla Blay, Steve Swallow, Tony Scott, Maria Schneider, Gary Valente. Collabora anche con alcuni grandi nomi della black music come Grace Jones, Gino Vannelli, Emy Stewart, Joe Bowie (Defunkt). Da anni Ottolini esprime il proprio talento eclettico come compositore e come arrangiatore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde. Di recente ha arrangiato le musiche di Michael Jackson nel disco Rava on the dance Floor (ECM 2012), le musiche del disco BIX FACTOR per Sousaphonix (Parco della Musica di Roma 2012 Egea), del sigolo “Sole” per Negramaro e “Il tempo non inganna” per Malika Ayane nel disco Ricreazione (Sugar 2012). Attualmente sta lavorando agli arragiamenti dell’omaggio a Lester Bowie per Enrico Rava e PMJazzLab a cura dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ottolini è ideatore e leader di molti progetti musicali che si sviluppano in veri e propri lavori concettuali sconfinando in forme d’arte che si intrecciano con la sua musica. E’ infatti l’ideatore del cartone animato Working Man Blues, vincitore di numerosi premi ed ha inoltre scritto, in collaborazione con Vanessa Tagliabue, il romanzo breve “Bix Factor” contenuto nel cd omonimo prodotto da Parco della musica records. La sua musica genera talvolta laboratori di sperimentazione e ricerca strumentale, come accade per esempio nel disco Slide Family: un gruppo di tredici tromboni, due batteristi e un dj, che lavora su tutte le possibilità sonore nascoste in questi strumenti; oppure nel disco I separatisti bassi, dove l’opera 19 di Schonberg per piano solo viene riarrangiata per un’ orchestra di strumenti bassi e pianoforte passando per le suggestioni di Andriessen e l’improvvisazione libera. Altri dischi fondamentali per conoscere la sua musica sono The sky above Braddock, ispirato ad un racconto del libro La fortuna non esiste di Mario Calabresi, premiato da Radio Rai e dal Jazzit Award tra i migliori cento dischi usciti nel 2010. Mauro nello stesso referendum è stato votato dai critici e dai lettori della rivista Jazzit come miglior arrangiatore italiano. Attualmente si dedica con particolare cura al suo ensemble Sousaphonix e suona nei gruppi di Enrico Rava, Franco D’Andrea, Vinicio Capossela, Francesco Bearzatti, Raffaello Pareti, Daniele D’Agaro, Giovanni Guidi, Antonello Salis, Furio di Castri, Tino Tracanna.