Di Alessandro Civardi

ANCONA – La terra torna a tremare. Erano le 8.44 di questa mattina, 21 agosto, quando un terremoto di magnitudo 4.4 ha dato il buongiorno alla zona del Conero. Data la forza sprigionata è stato avvertito anche nelle altre provincie marchigiane, soprattutto sulla costa.

La scossa, a detta degli esperti, fa parte dello stesso sciame sismico che sta interessando il mare Adriatico dal 21 luglio scorso quando alle 3.32 del mattino un terremoto di magnitudo 4.9 aveva svegliato tutti di soprassalto.

Non si sono registrati danni alle persone anche se dal monte Conero un grande pezzo di calcare si è staccato franando sulla spiaggia sottostante. Fortunatamente su quel tratto di arenile era già stata interdetta la balneazione e così è stato evitato il peggio.

In questi momenti diffici, il fedele non manca di rivolgersi al cielo e di invocare aiuto. Contro il terremoto si invoca la protezione di Sant’Emidio patrono di Ascoli. Gli storici, infatti, testimoniano che benché la zona Picena sia a forte rischio tellurico, mai un evento sismico ha fatto registrare gravi conseguenze.

Il Concilio di Trento sancì la verità dell’invocazione dei Santi come intercessori presso Dio delle preghiere dei fedeli. Sant’Emidio è considerato, appunto, il protettore dagli eventi sismici. Questo perché “egli, già in vita, – si legge nella lettera pastorale “O Beate Emigdi” di Mons. Ambrogio Squintani – aveva dal Cielo il potere di disporre, a sua volontà, del terremoto che, quando entrava in qualche città, come a Pitino in Abruzzo, o in Ascoli, il terremoto si scatenava d’improvviso e faceva crollare i templi e le statue degli dèi. ..non le case; e, anche oggi queste, il Santo le prende in sua tutela”.

Ovviamente non è che il Santo avesse “poteri magici” ma semplicemente viveva la sua attività pastorale con tanto fervore da riuscire a istruire e convertire al culto cristiano i pagani con cui entrava in contatto smuovendo come un terremoto le loro coscienze.

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