ESTERI – Il mondo è di nuovo sull’orlo di un conflitto. Stati Uniti e Francia premono sull’acceleratore per dare inizio a una nuova guerra. Certo la chiameranno missione di pace, si andranno a difendere i diritti di qualcuno, ma quando si fanno piovere bombe dal cielo il nome giusto è guerra, senza se e senza ma.
Dopo Afghanistan, Iraq e Libia gli eserciti occidentali ora hanno messo nel mirino la Siria. Il governo di Damasco sarebbe reo di aver effettuato raid con armi chimiche contro la popolazione inerme. Questo il concetto alla base della decisione presa in prima battuta da Barack Obama e poi da Hollande di bombardare. Come in Iraq, però, le notizie non sono confermate e anche questa volta non c’è niente di certo sull’effettivo utilizzo di armi di distruzione di massa.
L’ONU sta vagliando attentamente la situazione e non intende per il momento pronunciarsi. Lo schiaffo all’America, però, è giunto dallo storico alleato Gran Bretagna. Gli inglesi, dalla guerra di Panama del 1989 in poi, sono sempre stati al fianco dell’esercito a stelle e strisce in qualsiasi conflitto. Ma questa volta il Parlamento ha detto “No” e quindi i militari di sua maestà per il momento resteranno a casa.