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Alla scoperta del CSI, a tu per tu con Antonio Benigni

Squadra Angola
Squadra Italia
Squadra Senegal
Il Presidente Antonio Benigni
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DIOCESI – Abbiamo intervistato Antonio Benigni presidente provinciale del CSI (le immagini si riferiscono alla prima Edizione del Mundialito, clicca qui per leggere l’articolo)

Da quanti anni è nato il comitato provinciale del Csi?
La realtà territoriale del Centro Sportivo Italiano ha una storia lunga, nella nostra Diocesi è presente sin dal 1978, ma a livello provinciale, poiché oggi la realtà è diventata provinciale, l’associazione è presente dal 1969. Inizialmente, sul territorio Piceno vi erano tre comitati territoriali distinti, Ascoli , San Benedetto e Fermo, poi nel 1998/99, si sono unificati dando vita ad un unico Comitato Provinciale con sede provinciale a San Benedetto del Tronto, successivamente, nel riassetto politico delle province, Fermo si è staccato dando vita ad un Comitato autonomo.

2) Quale è lo scopo del Csi?
Nell’immediato verrebbe da rispondere … educare attraverso lo sport. Ma questo per noi non basta, il CSI oltre che Ente di Promozione Sportiva è una Associazione Ecclesiale riconosciuta dalla CEI, che non ha solo il compito di agire, preservare, conservare ma anche quello di animare cristianamente dal di dentro, i valori temporali, soprattutto con la forza dell’esempio, dove l’impegno di ognuno è quello di provare a crescere tramite lo sport, giovani donne e uomini nell’autenticità dei valori umani e cristiani. Il Csi conta parecchi anni al suo attivo e proprio nel prossimo anno festeggerà il suo 70ennio, nel corso di questa lunga strada il messaggio comune dei Papi, che si sono succeduti alla cattedra di San Pietro, è stato verso l’associazione sempre chiaro: contagiare tutto il mondo sportivo con un modello di sport intriso di valori cristiani, questo non significa essere “buonisti” piuttosto è un richiamo al rispetto verso la persona nella sua interezza, capire che lo sport diventa strumento di crescita armonica dell’individuo solo se non lo si reclude ad un semplice addestramento; prima di tutto c’è l’anima e se lo sport viene meno a questi principi non serve a nulla, il Csi non serve a nulla, diventa un inutile agitar di membra. Dunque , come ebbe a dire il Beato Giovanni Paolo II “.. lo sport deve poter contribuire a rispondere alle domande profonde che pongono le nuove generazioni circa il senso della vita, il suo orientamento, e la sua meta…”. Ecco, alla fine, credo che possiamo racchiudere in queste poche righe lo scopo del Csi.

3) Quante squadre o realtà vi sono associate?
Ad oggi al Centro Sportivo Italiano sono affiliate circa 60 realtà sportive, ripartite tra Circoli Sportivi, Polisportive ASD, Società ASD di Calcio 5, Pallavolo, e altre discipline sportive, ed infine oltre 20 realtà nate in ambito parrocchiale, per un totale di circa oltre 5.000 tesserati.

4) Quali sono le manifestazioni più importanti che avete organizzato dall’inizio dell’anno e quali sono in cantiere prima che finisca il 2013?
L’Associazione ha un’attività molto diversificata che si potrebbe sintetizzare in diversi percorsi: * Campionati di Calcio 5 e Pallavolo per tutte la categorie : Adulti, Giovani e Ragazzi * Circuito Polisportivo riservato alla fascia di età compresa tra gli otto e i dieci anni * Percorsi di formazione per Dirigenti, Educatori e Animatori sportivi * Eventi Promozionali quali Tornei e Feste dello Sport

Nell’anno sportivo appena concluso , oltre alla organizzazione dei campionati di Calcio 5 categoria Open Maschile e Femminile, categoria Allievi – Juniores e Ragazzi, abbiamo attivato, grazie alla collaborazione con le Equipe Diocesane degli oratori di San Benedetto e di Ascoli Piceno, un circuito riservato alle realtà Parrocchiali denominato “Sport all’ombra del Campanile” , spalmato sui mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile. E’ stato un percorso Sportivo-Formativo che ha coinvolto, in attività polisportive, circa 15 Parrocchie per un totale di 700 bambini, ma la novità assoluta è che siamo riusciti a coinvolgere nella organizzazione, “senza avere traumi”, i genitori. Difatti il progetto prevedeva oltre che le giornate di gara anche incontri pre-gara di formazione per i genitori e gli allenatori …. Senza dubbio è da evidenziare anche la proposta, a fine anno associativo dell’evento “Tra fede e Sport” realizzato in occasione della notte di San Lorenzo, una proposta per certi versi trasgressiva rivolta ai giovani: una notte intera passata tra gioco e preghiera, che speriamo si possa ripetere il prossimo anno; infine un ultimo evento multietnico “ la prima edizione del Mundialito tra i popoli” , un torneo di calcio a otto, ha definitivamente chiuso la stagione 2012/2013.

Le nostre attività sono all’interno di un anno sportivo che viaggia a cavallo tra due anni solari, quindi settembre, per noi, è il mese della ripartenza per il nuovo anno sportivo 2013/2014, che vede riproporre le attività sportive istituzionali come i campionati, ma è anche il mese della promozione e della formazione ai circuiti polisportivi che si avvieranno all’inizio del 2014. Mentre per la formazione personale di animatori ed educatori, abbiamo alleggerito i nostri percorsi poiché preferiamo vivere questa dimensione a livello Diocesano.

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