MONTEPRANDONE – Sono stati 14 i bambini che hanno preso parte ai quattro giorni di campo organizzato dalla Parrocchia del S. Cuore di Centobuchi a Casa Gioiosa di Montemonaco.
Dodici, un numero che nella Sacra scrittura ha un significato particolare. Una coincidenza, un segno?
Al di là di ciò, questo campo qualcosa ha lasciato. E’ stato innanzitutto il campo “0” della gestione “Don Alfonso Rosati”. Dopo il successo dell’oratorio estivo, grazie all’impegno di alcuni giovani delle superiori, supportati da diversi adulti, che ha visto la partecipazione di oltre 80 bambini e ragazzi era importante fare questo passo. C’era un po’ di diffidenza, di paura della novità. Non si sapeva come avrebbero reagito i ragazzi, di età compresa tra i 9 e 13 anni tutti alla prima esperienza di campo.
La fiducia ha ripagato gli audaci, accompagnati dal parroco e da quattro giovani della parrocchia.
È stato infatti un camposcuola orientante sotto tanti aspetti dove si è avuta la possibilità di ristabilire quel dialogo con la natura troppo spesso compromesso dai ritmi frenetici della quotidianità.
Ecco dunque la camminata alle cascate del Rio passando per l’Eremo di San Leonardo si trasforma in una vera scoperta dei tesori della natura. Quella natura incontaminata dove l’uomo ancora non è riuscito a posare la sua mano. Un patrimonio da valorizzare e tutelare. Una camminata fatta nella massima sicurezza, rispettando i ritmi e le regole della montagna spiegate con cura ai ragazzi, con la presenza tra gli altri di Pasquale Rosetti, istruttore e responsabile nazionale Nordic Walking della Libertas.
“Le 10 vie della felicità”, i 10 comandamenti rivisitati, il tema scelto, che ha guidato i ragazzi nei vari momenti di riflessione. Un tema che ben si sposava con le attività proposte: la riscoperta delle cose semplici, dell’essenziale, attraverso l’esplorazione, il gioco libero, la coordinazione e l’attività ludico motoria, culminata con la scoperta dell’ Orienteering, una disciplina per i ragazzi tutta nuova che rappresenta una delle massime interazioni, sport, uomo,natura.
L’attività presentata sotto forma di gioco da Paride Travaglini, biologo, coprogettista “Arianna Sociale”e dirigente della Sestosenso Orienteering di Ascoli Piceno, è stata possibile grazie all’interessamento del presidente della società Carmelo Surace che ha fornito la carta e tutto il materiale necessario per la riuscita della stessa.
Scopo del gioco era proprio orientarsi, orientamento che deve guidare prima di tutto la vita e le scelte.
“Un grazie ai ragazzi, agli animatori: Andrea, Giulia, Roberta, Andrea, al Comune di Monteprandone e soprattutto alle famiglie – afferma Don Alfonso – che ci hanno dato fiducia e la possibilità di vivere quattro giorni all’insegna della condivisione e della spensieratezza e vivere un’esperienza che ha dato nuova linfa alla comunità parrocchiale e creato entusiasmo per programmare il nuovo anno pastorale”
Nell’anno della fede il “campus” ha prodotto un laboratorio di aggregazione giovanile formativo, di valore in un ambiente degno di accoglienza: una vera Casa Gioiosa per la famiglia sacra.