“Non si può conoscere Gesù in prima classe! Gesù si conosce nell’andare quotidiano di tutti i giorni”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta ha affermato che “non si può conoscere Gesù senza coinvolgersi con Lui, senza scommettere la vita per Lui”. “Quando tanta gente, anche noi – ha proseguito il Papa – si fa questa domanda ‘Ma chi è questo?’, la Parola di Dio ci risponde: ‘Tu vuoi conoscere chi sia questo? Leggi quello che la Chiesa ti dice di Lui, parla con Lui nella preghiera e cammina sulla sua strada con Lui. Così, tu conoscerai chi è quest’uomo’. Questa è la strada! Ognuno deve fare la sua scelta!”. Certo, ha precisato Papa Francesco, “si può conoscere Gesù nel Catechismo”, perché “il Catechismo ci insegna tante cose su Gesù”. E, ha detto, “dobbiamo studiarlo, dobbiamo impararlo”. Così “conosciamo il Figlio di Dio, che è venuto per salvarci; capiamo tutta la bellezza della storia della Salvezza, dell’amore del Padre, studiando il Catechismo”. E tuttavia, ha osservato, quanti hanno letto il Catechismo della Chiesa cattolica da quando è stato pubblicato oltre 20 anni fa? Sono tre, per il Papa, i linguaggi necessari per conoscere Gesù: “Della mente, del cuore e dell’azione”.
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