«Il gioco d’azzardo è ormai una realtà presente in ogni città – sostiene la dottoressa Paola Modestini, responsabile del servizio della cooperativa sociale onlus Ama-Aquilone – non solo confinata all’interno delle pur numerose sale slot, ricevitorie, tabaccherie, sale scommesse ma ben diffusa nei luoghi del quotidiano, come bar, ristoranti, gelaterie, locali d’intrattenimento e altri ancora. Per avere un quadro ben definito della diffusione del gambling in riviera, stiamo provvedendo da qualche giorno alla mappatura dettagliata delle attività di somministrazione al cui interno sono presenti giochi con vincite in denaro presenti a San Benedetto del Tronto, Grottammare e Cupra Marittima».
Il lavoro di mappatura, che sarà concluso entro il mese di ottobre, punta a una valorizzazione delle attività attraverso la consegna di una certificazione (accompagnata da materiale da esporre all’entrata o all’interno del locale) che attesta l’assenza di giochi d’azzardo. La mappa delle attività certificate della Riviera sarà poi pubblicata nel sito di Rien Ne Va Plus (www.nongiocopiu.it) e in quello dei siti istituzionali dei Comuni aderenti compatibilmente con gli spazi a disposizione.
Prendendo spunto dai primi risultati della mappatura, «abbiamo proposto agli enti locali – continua la dottoressa Modestini – di andare oltre l’attestazione formale e di provvedere all’istituzione di apposite agevolazioni economiche che rendano meno conveniente la pratica del gioco d’azzardo per gli esercenti». Le amministrazioni comunali, condividendo la necessità di disincentivare la diffusione del gambling hanno quindi deciso di introdurre uno sconto del 30% sulla Tares per le attività conformi ai criteri della certificazione.
Un’iniziativa davvero lodevole che potrà portare la riviera delle palme ad essere un’oasi di tranquillità e capofila di un’iniziativa che andrebbe pubblicizzata e valorizzata così da dare modo a tutto lo stivale di farla sua.