Secondo appuntamento con la rubrica curata da Don Marcos. Clicca qui per leggere la sua prima riflessione: Siamo ancore o abbiamo le radici?
Don Marcos: “Ho letto un libro di Zygmunt Bauman intitolato “lavoro, consumismo e nuova povera” e mi ha colpito molto un brano che vi voglio proporre:
Una cosa è essere povero in una società di produzione con lavoro per tutti, e altra cosa è invece, essere in una società di consumatori, dove i piano di vita si costruisce sulla possibilità di scelta del consumo e non sul lavoro, la capacità professionale o il lavoro disponibile.
In un altra epoca essere povero significava non avere lavoro, oggi si regredisce fondamentalmente alla condizione di un consumatore che si trova fuori del mercato”
Quindi essere poveri non vuol dire non potersi permettere i beni necessari per vivere, ma bensì non potersi permettere quei beni che nella concezione consumistica permettono il benessere.
Voi cosa ne pensate?