Il 4 Ottobre p.v., presso lo Spazio Europa di Roma (sede della Rappresentanza dell’Unione Europea in Italia, via IV Novembre n. 149 X) verranno presentati i risultati dell’analisi comparativa transnazionale del Progetto Europeo Violence in Transit.
Al progetto ha partecipato anche l’Associazione On the road.
Il progetto “Violence In Transit” (JUST/2010/DAP3/AG/1231), iniziato nel giugno del 2011 e di durata biennale, ha affrontato il problema della violenza giovanile, spesso legata a fenomeni di marginalizzazione ed esclusione sociale, in particolare nelle sue manifestazioni in spazi urbani specifici: le aree di transito (stazioni dei treni, degli autobus, hub metropolitani, ecc.). In particolare, si sono studiate le stazioni di Pescara Centrale, in Italia; Sao Bento a Porto, in Portogallo e la Estació del Nord a Barcellona, in Spagna.
L’obiettivo generale del progetto era di individuare delle prassi di intervento efficaci per contrastare questi fenomeni e per migliorare la situazione delle aree interessate e di tutte le persone che vi transitano, vivono e lavorano. La ricerca nei tre siti interessati dal progetto, tuttavia, ha dimostrato che, più che teatro di violenza tout court, le stazioni sono spazi in cui si verifica la giustapposizione di gruppi sociali, caratterizzati – ma forse sarebbe meglio dire percepiti – da marginalità e devianza. Questa giustapposizione è tipica degli spazi pubblici, in cui i diversi attori si fronteggiano anzitutto nella maniera di concepire questi stessi spazi, di viverli e di praticarli, volendo ciascuno imporre all’altro i limiti della sua libertà d’azione.
Le stazioni ferroviarie soffrono ulteriormente l’ambiguità del concetto di spazio pubblico e diventano, nonostante le differenze anche notevoli tra i tre siti della ricerca, luoghi in cui la garanzia dell’anonimato si confonde con il pregiudizio e lo stigma, in un dialogo costante con i quartieri limitrofi. Anche questa dialettica genera contrasti, quando la stazione smette i panni di spazio completamente aperto e prova a porre dei limiti alla fruizione da parte dei cittadini. È questo il caso in cui il disagio sociale, che nella stazione era entrato con la garanzia dell’anonimato, ritorna nei quartieri circostanti e si fa più visibile, più percettibile e meno tollerabile. Tuttavia, sia in stazione, che nel tessuto urbano che la circonda, sono presenti tutti gli elementi per cambiare la prospettiva da cui si osserva l’altro. Il progetto ha dimostrato che, coinvolgendo gli attori ferroviari, le Amministrazioni, il Terzo Settore e i cittadini, è possibile dialogare su temi comuni, catalizzare energie positive, spesso attraverso l’arte, per svelare, di luoghi tradizionalmente percepiti come negativi, la dimensione comunitaria, di riscatto sociale, di convivenza pacifica.
I risultati sono stati pubblicati sito del progetto (www.violenceintransit.org).
Alla conferenza interverranno, Rita Visini (Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio),
Alberto Andreani (Coordinatore contro il traffico di esseri umani dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa – OSCE), Vincenzo Castelli (Presidente di On the Road e coordinatore del progetto) e Jordi Estevill, Fabio Sorgoni (On the Road, area progettazione e transnazionalità e responsabile della ricerca del progetto), i responsabili della partnership di progetto Sergio Aires (Network Europeo Anti-Povertà – EAPN, Portogallo), Eduard Mateus (Foundation APIP-ACAM, Spagna) e Gianni Petiti (Europe Consulting Onlus).
Nel corso della tavola rotonda, moderata da Luce Tommasi (Rainews24), si approfondirà il tema della collaborazione interistituzionale, garanzia della creazione e del consolidamento delle relazioni positive, utili a prevenire e contrastare le manifestazioni violente del disagio sociale e la contrapposizione tra gruppi sociali marginalizzati. Interverranno: Fabrizio Torella (Ferrovie dello Stato Italiane) Fabrice Fuccy (Capo Osservatorio Nazionale sul crimine nei trasporti della Repubblica Francese), Nadir Fernandes (Responsabile Infrastrutture delle Ferrovie
Portoghesi- REFER) e Daniel Villegas Hernández (Metropolitana di Barcellona-Settore Sicurezza e Protezione Civile).