DIOCESI – Ottobre è il mese missionario in tutti i paesi. una tradizione che parte con un’intuizione dell’Opera della Propagazione della fede che nel 1926 propose a papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e l’anno successivo (1927) fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre. Così ottobre è tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per eccellenza, sulla spinta poi del Concilio Vaticano II, quindi un tempo di riflessione sui temi della missione che possa incidere sulle scelte della vita di ogni giorno, sempre aperte alle esigenze della missio ad gentes.
La Missio diocesana propone la Veglia Missionaria, presieduta dal vescovo Gervasio Gestori, venerdì 18 ottobre presso la Chiesa SS. Annunziata a Porto d’Ascoli, ore 21.15, alla vigilia della Giornata Missionaria Mondiale 2013 di domenica 20 ottobre, lo slogan scelto da Missio, Organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, è “Sulle strade del mondo”.
Il tema si inserisce così nell’Anno della Fede che si sta per concludere, esprimendo come la missione sia dentro al vita di tutti i giorni, della Chiesa che annuncia il Vangelo.
La Chiesa ricorda spesso papa Francesco non è una ONG, dedita all’assitenzialismo, ma è la comunità che animata dallo Spirito Santo sulle strade di ogni giorno, di ogni vita, cammina insieme condividendo l’incontro con il Signore Risorto. La testimonianza di fede di tanti nostri missionari – religiosi, religiose, fidei donum e laici – disseminati nei cinque continenti – sono il segno tangibile della vicinanza e dell’impegno della Chiesa verso tutti. Ricordando come scrive il papa che “La missionarietà non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i “confini” della fede non attraversano solo luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna, Il Concilio Vaticano II ha sottolineato in modo speciale come il compito missionario, il compito di allargare i confini della fede, sia proprio di ogni battezzato e di tutte le comunità cristiane”.
La Chiesa diocesana si ritrova perciò per pregare e ricevere il mandato missionario, insieme come Chiesa locale perché non si può dimenticare che “non si può annunciare Cristo senza la Chiesa”, l’evangelizzazione è sempre un atto ecclesiale, comunitario. In un tempo in cui la Chiesa è chiamata a nuove situazioni, ad essere più simile all’ospedale da campo che alla cattedrale, ad essere missionaria nel senso di portare un annuncio, l’invito a pregare insieme per le Chiese del mondo intero, in particolare là dove si vive il dramma della guerra, per andare sulle strade della quotidianità.
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