È stato firmato Sabato 19 Ottobre il protocollo d’intesa tra il Comune di San Benedetto e 11 associazioni operanti nel sociale per l’istituzione di un fondo di solidarietà a sostegno della lotta alla povertà, una piaga che sempre più affligge il nostro territorio e le nostre città. Nata da una sinergia tra l’Assessorato alle Politiche sociali, le Associazioni di volontariato del settore e i comitati di quartiere cittadini, l’idea del fondo è il punto d’arrivo di un percorso avviato da un consiglio comunale aperto sul disagio socio-economico e vuole essere una risposta concreta ai bisogni delle sempre più famiglie che versano in condizioni difficili.
Per avere un’idea dell’entità fenomeno e della sua urgenza basti pensare che nell’ultimo anno è triplicato il numero di accessi allo sportello di assistenza del Comune. E non tutti i poveri del territorio sono rappresentati da quelli che si rivolgono allo sportello, motivo per cui la partecipazione attiva dei comitati di quartiere si è rivelata preziosa: essi vengono direttamente a contatto con le situazioni più critiche, spesso orbitano attorno a una realtà parrocchiale e possono così essere portatori di progetti d’azione anche di tipo preventivo.
“Il gruppo operativo che si è costituito” ha spiegato l’assessore alle politiche sociali, culturali e turistiche Margherita Sorge, “è stato in grado di risolvere anche aspetti concreti ed operativi che hanno aperto delle strade per l’agire futuro. Nel fondo sono già confluiti 30.000 euro provenienti dal comune ed è prevista una serie di azioni e iniziative volte a incrementarlo che vedrà protagonisti tanto i volontari e le associazioni quanto l’Amministrazione Comunale. Diverse realtà sociali tra cui il Centro Diurno, il Centro Alzheimer e alcuni asili nido, hanno già progettato la realizzazione di gadget che saranno venduti in beneficenza. I fondi sosterranno progetti di reinserimento delle famiglie e dei singoli in difficoltà all’interno della società e del mondo del lavoro.”
A gestire il fondo, del quale è stato nominato tesoriere il Sig. Federico Pirri del Centro Famiglie, provvederanno due organi: una commissione di 6 persone e un più allargato organo di coordinamento. La trasparenza della sua amministrazione sarà garantita dalla messa online sul sito del comune di ogni operazione bancaria eseguita sul denaro del fondo. Il fondo è stato attivato attraverso l’apertura di un conto corrente postale presso Poste Italiane denominato “Caritas Diocesana di solidarietà”, intestato al Direttore della Caritas Diocesana e avente il seguente IBAN: IT42V0760113500001015654575. Verrà inoltre istituito presso l’ex scuola dell’infanzia di Via Manzoni un punto d’ascolto in cui i rappresentanti delle associazioni, sotto la supervisione e il coordinamento dell’Amministrazione Comunale, svolgeranno turni di servizio per accogliere chi è nel bisogno.
“La povertà di oggi è una nuova povertà” ha affermato il direttore della Caritas Diocesana Umberto Silenzi “per cadere nella quale sono sufficienti poche settimane e dalla quale si esce con un lungo cammino. Non possiamo pensare di risolvere di risolvere questi problemi con interventi separati, né da parte di noi enti né da parte dei comuni. L’unica via per contrastare le nuove povertà è quella della collaborazione tra tutti gli artefici della vita sociale, e in particolare tra gli ambienti pubblici e i privati. L’unica via è quella della fraternità, perché se ognuno fa la sua parte, per quanto piccola, una soluzione è possibile: il vero bene di ciascuno non è nelle banche e in quanto possiede, ma dentro di noi.”
In questa linea si inquadra lo slogan del fondo che recita “basta un euro“, che riprende le parole ripetute dal parroco di Cristo Re, Don Pio Costanzo, che ha più volte ricordato ai fedeli della parrocchia come il piccolo contributo solidale di ciascuno, in denaro, tempo e competenze, può contribuire a risolvere i grandi problemi del nostro tempo. E proprio perché “basta un euro”, l’Amministrazione sta pensando di aumentare di un euro il prezzo degli eventi di intrattenimento a pagamento previsti in futuro, per destinare questa somma al fondo.
“Non è certo l’elemosina ciò che le persone chiedono, è un’opportunità.” ha affermato il sindaco Giovanni Gaspari prima di firmare il protocollo. “Sono l’attesa di un futuro, la motivazione a permettere di contrastare il dramma psichico della povertà che impedisce di affrontare la vita con il sorriso. Le parole di Papa Francesco ‘non lasciatevi rubare la speranza’ sono perciò attualissime in questo campo.” La firma del protocollo apre un percorso che si spera sarà intrapreso anche da altri comuni, in quanto si prospetta come una via concreta di sostegno al disagio sociale. Essa sarà tanto più efficace quante più realtà decideranno di coinvolgersi nel progetto e se, in particolare, i privati decideranno di mettere mezzi e risorse al servizio di tante persone in difficoltà.
Questa la lista di enti e associazioni firmatari del protocollo:
1) Comune di San Benedetto del Tronto
2) Caritas Diocesana,
3) Associazione “Sulle ali dell’amore – Valentina Pistonesi Onlus”
4) Associazione “Centro Famiglia”
5) Associazione “Coccinella Dina Sergiacomi Onlus”
6) Associazione “Il Mattino”
7) Associazione “Il Germoglio”
8) Associazione “Centro di Solidarietà”
9) Associazione “On the road Onlus”
10) Associazione Papa Giovanni Paolo II”
11) Fondazione “Banco Alimentare Marche onlus – Magazzino di S. Benedetto del Tronto”
11) Comitati di quartiere di San Benedetto del Tronto
12) Medici di famiglia dell’Asur – Area Vasta 5 di San Benedetto del Tronto.