DIOCESI – Pubblichiamo la lettera del nostro Vescovo Gervasio Gestori.
Ai sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, ai fedeli tutti delle Comunità della nostra Diocesi.
Carissimi,
un anno fa iniziavamo l’Anno della Fede, voluto da Benedetto XVI e confermato poi da papa Francesco, con una Celebrazione nella nostra Cattedrale ed in quella occasione ci è stato consegnato ufficialmente il “Credo”.
Durante questo anno nelle Parrocchie e nelle diverse Comunità abbiamo cercato di rinnovare la nostra fede nel Signore Gesù, rafforzandola nella comprensione e condividendola con quanti abbiamo incontrato sul nostro cammino.
Ora, al termine di questo anno, vogliamo vivere un momento comunitario forte e significativo, come Chiesa Truentina, ritrovandoci il prossimo 10 novembre, a Comunanza, ospiti graditi di quella Comunità, per riconsegnare simbolicamente il “Credo” e ricevere il Mandato della missione nella Chiesa e per il mondo.
Vogliamo dire a tutti che la fede è luce sul nostro cammino. Vogliamo affermare che “chi crede vede” e che il credente non teme di affrontare le fatiche della vita, perché ha anche il dono della speranza e possiede la forza per guardare con coraggio al suo futuro.
Abbiamo scelto Comunanza in quanto territorio di antiche tradizioni culturali e cristiane, e tuttora ricco di fede generosa ed ardente, che però sta vivendo un lento spopolamento e dove il problema del lavoro si fa sentire pesantemente. La lontananza del luogo dal centro diocesano può essere facilmente superata anche organizzando dei pullman. Invito pertanto le Comunità Parrocchiali e le diverse Realtà Ecclesiali a promuovere fortemente questa presenza, che ha anche lo scopo di far sentire la comune vicinanza della Diocesi a queste zone dell’interno. Si coinvolgano in particolare i ragazzi e i giovani per dare buona visibilità alla comunione ecclesiale.
L’appuntamento è fissato per le ore 16.00 in un luogo che verrà indicato. Con le fiaccole accese, segno della luce della fede, compiremo un breve tratto di strada e raggiungeremo un capannone, luogo del lavoro dell’uomo, per non dimenticare che la fede va vissuta nel quotidiano della nostra vita. L’Eucaristia da me presieduta e concelebrata dai nostri sacerdoti sarà il momento conclusivo alto per professare la nostra fede ecclesiale nel Signore, Parola di verità e Cibo di vita eterna.
Sono sicuro che questo invito troverà quella larga e convinta partecipazione, che attesta la bellezza della nostra Chiesa diocesana.