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La famiglia quale futuro? A tu per tu con Marco e Anelide Mori

DIOCESI – Grande partecipazione alla Giornata della Famiglia che si è tenuta questo fine settimana a Roma, a tale proposito abbiamo chiesto ai responsabili dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Familiare, Marco e Anelide Mori, di raccontarci questa bellissima esperienza attraverso le loro emozioni.

– Innanzitutto, sappiamo che dalla diocesi sono partiti 12 autobus, in quanti eravate più o meno?
Dalla nostra grande famiglia diocesana sono partiti 12 autobus e un pulmino da 21 posti per un totale di circa 650 persone. Eravamo adulti e tanti bambini, solo nel nostro pullman tra piccoli e quasi adolescenti ce n’erano 20.

– Come è stato il viaggio? Come è andata la giornata?
Siamo partiti con un grande entusiasmo e con una grande voglia di arrivare subito alla meta: piazza S. Pietro. Sui pullman, quando ci siamo avviati, abbiamo recitato la preghiera delle lodi, perché andare all’incontro con Papa Francesco non doveva farci dimenticare che, al di là di tutto, c’è l’incontro con Dio. Strada facendo, ci raccordavamo con gli altri pullman via cellulare. Siamo arrivati tutti tra le 10,30 e le 11,00 con i cartelli che portavano il nome della nostra diocesi e il numero dei pullman per ritrovarci. Avevamo anche uno striscione sul quale era scritto: “Le Famiglie della Diocesi di S. Benedetto del Tronto pregano per Papa Francesco”. Appena scesi abbiamo trovato qualche difficoltà: capire dov’eravamo tutti; comprendere da dove dovevamo entrare e per finire l’attesa, che per parecchi è stata sotto il sole fino alle 14,00; ma superata questa fase ed entrati in piazza s. Pietro, la gioia di esserci ha fatto dimenticare ogni difficoltà. Se ci guardavamo intorno vedevamo gli altri della diocesi: erano tutti dentro e con una sedia per godersi comodamente il pomeriggio. A noi come organizzatori, insieme a don Alfredo, questo bastava, perché sapevamo che il resto lo avrebbe fatto Dio. Così è stato. Tutto quello che è stato organizzato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, come i canti e le testimonianze, ha scaldato i cuori  in attesa dell’arrivo di Papa Francesco. Persino i bambini hanno meravigliato diversi adulti che hanno detto di non aver mai visto dei piccoli così buoni e tranquilli.

– Le parole del Papa: cosa vi ha colpito?
Alle 17,00 è arrivato il Papa, dopo il momento di esultanza tutta la gente è rimasta assorta ad ascoltare. Tante le cose importanti che ha detto papa Francesco alle Famiglie come per esempio: “Care famiglie, il Signore conosce le nostre fatiche: le conosce! E conosce i pesi della nostra vita. Ma il Signore conosce anche il nostro profondo desiderio di trovare la gioia del ristoro! Ricordate? Gesù ha detto: «La vostra gioia sia piena» (Gv 15,11). Gesù vuole che la nostra gioia sia piena! Lo ha detto agli Apostoli e lo ripete oggi a noi. Allora questa è la prima cosa che stasera voglio condividere con voi, ed è una parola di Gesù: Venite a me, famiglie di tutto il mondo – dice Gesù –  e io vi darò ristoro, affinché la vostra gioia sia piena. E questa Parola di Gesù portatela a casa, portatela nel cuore, condividetela in famiglia. Ci invita ad andare da Lui per darci, per dare a tutti la gioia.”. Vogliamo ricordare anche: “Non finire mai la giornata senza fare la pace in famiglia”. La pace si rifà ogni giorno in famiglia! “Scusatemi”, ecco, e si rincomincia di nuovo.

Al termine dell’incontro, tutti abbiamo visto papa Francesco passare vicinissimo, alcune delle nostre famiglie hanno avuto la gioia di vederlo fermare davanti a loro e di sentirsi toccare una mano: quanta emozione, lacrime di commozione anche sugli occhi dei bambini! A noi è bastato vedere i loro volti raggianti man mano che, uscendo dalla piazza, li incrociavamo e ci ha resi immensamente felici sentire i loro racconti, durante il viaggio di rientro.

– Cosa vi augurate  per le famiglie che hanno partecipato a questo evento?
Noi ci auguriamo che questo pellegrinaggio non sia solo un evento, ma serva alle nostre famiglie per mettere in pratica quello che ha detto Papa Francesco, per essere famiglie felici e diventare collaboratori del Papa al servizio del Vangelo.

– Come responsabili dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Familiare, di cosa pensate che la famiglia abbia più bisogno in questo momento?
Noi crediamo che la famiglia oggi, per ritrovare la sua forza, ha bisogno di una sola cosa, ha bisogno di ciò di cui ha parlato Papa Francesco nell’omelia di domenica 27 ottobre: LA FAMIGLIA DEVE TORNARE ALLA PREGHIERA. Nelle case si deve tornare a pregare insieme, a partire dai coniugi. Marito e moglie devono trovare tempo per pregare: nel dialogo con Dio troveranno anche la forza di educare nel migliore dei modi. Nella preghiera insieme impareranno da Gesù Cristo ad amarsi facendosi dono l’uno per l’altro. E’ nella preghiera e nell’ascolto del Vangelo la forza risanatrice delle nostre famiglie “stanche, affaticate e oppresse”. Solo il dialogo vero con Dio ci insegna ad amare e a perdonare, a trovare la forza di un Amore come il suo che è capace anche di quel perdono che dà la pace al cuore. Più che di regole dettate, i figli hanno bisogno di esempi vissuti in famiglia. La famiglia ha bisogno di DIO.

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Janet Chiappini: