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4 novembre 2013, Giornata delle Forze Armate e Festa dell’Unità d’Italia

MARTINSICURO – Oggi, 4 novembre 2013, si celebra il 95° anniversario della battaglia di Vittorio Veneto, che decretò la vittoria italiana contro l’esercito austro – ungarico. Il 4 novembre del 1918 fu firmato l’armistizio, che sancì la fine delle ostilità tra l’Italia e l’impero austro – ungarico, con l’entrata delle truppe italiane nelle città di Trento e Trieste. Epilogo vincente di quella che, allora, venne definita la Grande Guerra per l’atrocità della stessa, l’ultima grande guerra combattuta sul campo in uno scontro mortale tra uomo e uomo. Dopo tre anni e mezzo di combattimenti, si concludeva così il primo conflitto mondiale e si completava il processo di unificazione nazionale. Il prezzo di questo amaro successo, tuttavia, costò la vita a 689 mila civili e 1.050 mila militari tra feriti e dispersi. Il 4 novembre diventa così il simbolo della dedizione, dell’unità e del sacrificio del popolo italiano e delle Forze Armate che hanno combattuto e difeso con valore la propria Patria.

Anche la città di Martinsicuro onora le Forze Armate e rende omaggio ai caduti della Grande Guerra e di tutte le guerre. Questa mattina il Sindaco, Paolo Camaioni, ha deposto simbolicamente la classica corona d’alloro ai piedi dell’obelisco dedicato al Milite Ignoto – un soldato senza nome simbolo di identità collettiva, memoria storica e unione del popolo italiano – ricordando l’impegno speso dalle Forza Armate per la sicurezza del Paese e la salvaguardia della pace. “L’amministrazione comunale, consapevole della grande dedizione con cui le Forze Armate concorrono alla realizzazione dei principi garantiti dalla Costituzione, esprime l’auspicio di una sempre crescente collaborazione tra Cittadini, Istituzioni e Forza Armate, per una società che si sempre più testimone del valori di libertà e civile convivenza.”

Il ricordo è rivolto alla vittime di questo assurdo massacro ed, in particolare, a tutti coloro che hanno sacrificato valorosamente la propria vita in nome di un ideale più grande, la Patria.

 

 

 

 

 

Ilaria Mungo: