DIOCESI – Pubblichiamo la lettera di Don Pierluigi indirizzata ai giovani della nostra Diocesi.
“Carissimi amici giovani
In questi giorni tanti di voi, a scuola come in parrocchia, per telefono o su FB, hanno chiesto, domandato, “postato”, curiosità sul nuovo pastore che il Signore ha donato alla nostra chiesa.
Ieri, a Brescia, ho avuto il piacere di incontrare per la prima volta il vescovo Carlo, presentandomi non ho resistito e, in maniera “un po’ sfacciata”, ho espresso al vescovo la vostra curiosità!
Ecco allora che mi trovo ad “eseguire” la prima obbedienza che il vescovo mi ha chiesto: quella di far arrivare a ciascuno di voi la sua tenerezza e la sua simpatia di padre e di pastore.
Carissimi amici, vorrei condividere la gioia di aver trovato un padre che non viene a giudicarvi ma ad amarvi, che invece di puntare il dito sulle fatiche cerca di abbracciare, che quando parla dei giovani del suo seminario, gli si illuminano gli occhi. Vorrei farvi capire che siete diventati la “sua discendenza”, i “compagni di strada” di un’avventura dove non siete cercati per quello che potete spendere ma per quello che siete, “senza se e senza ma”! Quando siete attesi e desiderati so che il vostro cuore si scioglie e le barriere si aprono: sappiate che il nuovo vescovo già ora vi cerca, egli non è estraneo alla vostra vita, ma si sente parte della vostra storia, delle vostre vicende, del vostro impegno, ma anche del vostro divertimento, della vostra vivacità come anche dei momenti “neri” che a volte attraversate. Un uomo che vuole mostrarvi come con Gesù si può essere “grandi davvero” sapendo che Cristo non viene a rubarvi niente, non viene a “pressarvi” come purtroppo noi preti, per eccesso di responsabilità, a volte facciamo, ma a darvi la libertà, quella vera che non fugge, non aliena, ma come dite voi “pià bbè”, cioè rende semplicemente vivi per sempre.
L’abbraccio del vescovo Carlo vorrei che lo sentiste su ognuno di voi, che risvegli la speranza così come lo ha fatto in me e nei fratelli preti che con me erano presenti, che vi faccia sentire non più isole o gruppi, ma “popolo”, parte di una stessa storia: quella che cercate quando nelle vostre affollate “serate” notturne con ironia scrivete su FB : “siamo pochi?”. Non sarete pochi se seguite Cristo e la sua Chiesa, soli non ci sarete mai, perché Gesù la “sola” non la darà a nessuno. Questa è la storia in cui il vescovo Carlo vi abbraccia, sentitela vostra, raccontatela ai vostri amici, dal “Cuore a Cuore” del vescovo Gervasio all’abbraccio del vescovo Carlo: la storia della comunità cristiana non è tanto questione di parole ma di vita!
Con affetto
Don Pierluigi