SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Giallo Prezioso”: è il nome dell’operazione messa a segno dagli uomini del Nucleo Operativo dei Carabinieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto, che ieri hanno arrestato tre persone per concorso in ricettazione, stroncando un canale di rifornimento di oro proveniente da furti operati nella regioni Marche e Abruzzo, riciclato da esercizi “Compro Oro” compiacenti, e diretto in Campania, nelle fonderie partenopee, ove svanisce ogni possibilità di identificazione dei beni.
Un fenomeno criminale che tempo fa era stato oggetto di un reportage delle “IENE”, in cui il giornalista Pelazza aveva documentato l’intera filiera criminale, con la complicità di commercianti di preziosi che operano in nero.
Tra questi, gli investigatori riconoscevano anche il titolare di uno storico esercizio “Compro Oro” di San Benedetto del Tronto.
Ma veniamo ai fatti.
Ieri, in prima mattina, il titolare, dopo essersi incontrato con due giovani commercianti di origini campane, all’interno di uno dei suoi due punti vendita, contrattava la compravendita di circa 650 grammi di oro, in bracciali, collane, orecchini e monili vari.
Pagamento cash, di quasi 14.000/00 Euro.
Tutto in nero, senza alcuna tracciabilità sul registro di carico e scarico previsto dalla Legge per gli esercizi “Compro Oro”.
Ma ad attenderli fuori il negozio, vi erano gli uomini del Nucleo Operativo ed il loro comandante, il Tenente Saverio Loiacono, che hanno recuperato l’intero malloppo e tutto il contante.
Il blitz è proseguito con numerosi perquisizioni non solo presso i due esercizi Compro Oro del titolare ma anche presso un casolare di campagna ubicato nell’hinterland di San Benedetto del Tronto ove, ieri mattina, poco prima dello scambio, il commerciante sambenedettese era stato visto da una pattuglia dei Carabinieri.
Un luogo insolito che ha insospettito i militari al punto di pedinarlo e studiare i movimenti fino al suo negozio in San Benedetto del Tronto, ove subito dopo veniva documentato lo scambio.
Qui, sotto la legnaia, nascosti in barattoli di vetro, i militari hanno recuperato numerosi orologi antichi, tutti in oro, dal valore inestimabile, numerosi gioielli vintage, pietre preziose e altri monili in oro.
Durante le perquisizioni nei due punti vendita sono stati sequestrati ulteriori gioielli, pietre preziose e orologi, per un valore complessivo di circa 150 mila Euro, tutto materiale non tracciato sui registri di carico e scarico.
Immediatamente, i militari hanno allestito negli uffici del Comando, uno stand con tutti i preziosi sequestrati e attraverso ricerche incrociate sono iniziati i primi riconoscimenti di beni, da parte di cittadini abitanti nelle province di Ascoli Piceno e Teramo, che negli ultimi mesi avevano subito furti in appartamento.
A questo punto, sono scattate le manette per il reato di ricettazione per il titolare del “Compro Oro” e per i due agenti di commercio campani.
I militari procedevano anche al sequestro dell’esercizio commerciale, ove avveniva la compravendita della refurtiva.
Ora le indagini sono incentrate a individuare la provenienza di tutti i beni sequestrati e per questo il Cap. Pompeo Quagliozzi, Comandante della Compagnia di San Benedetto del Tronto, invita tutti coloro che hanno subito furti di oro, a presentarsi presso la caserma dei Carabinieri, in San Benedetto del Tronto, viale dello Sport 54.