REGIONE MARCHE – “Una lettura in filigrana della società marchigiana, utile per le istituzioni e proposta da un osservatorio privilegiato che dispiega una rete capillare di servizi e di conoscenze sul territorio”.
È quanto auspica il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che ha partecipato oggi alla presentazione stampa del 2° Convegno ecclesiale marchigiano che si terrà ad Ancona e Loreto dal 22 al 24 novembre prossimi.
“Gli spunti e le indicazioni che verranno dai lavori del Convegno saranno particolarmente importanti in questa difficile fase economica e sociale che anche le Marche stanno vivendo”, ha ribadito il presidente. Il nostro Paese, ha detto, “affronta il quarto anno consecutivo di recessione. Una crisi che non è solo economica, ma anche di conoscenza e di specializzazioni tecniche. Q
uelle conoscenze che hanno caratterizzato, in particolare, lo sviluppo delle Marche.
È necessario recuperare questo patrimonio che ha fatto la forza della regione: dal Convegno sicuramente verranno utili analisi e indicazioni per avviare un nuovo percorso di crescita. Le Marche sono una realtà plurale che ha bisogno dell’impegno di tutti e di ciascuno. Occorre recuperare responsabilità e le indicazioni che verranno dal Convegno ecclesiale, in pieno spirito di sussidiarietà, arricchiranno l’azione amministrativa e di governo che le istituzioni sono chiamate a svolgere”.
Mons. Luigi Conti (presidente della Cem, Conferenza episcopale marchigiana) ha evidenziato le sinergie che sono state avviate con la Regione Marche e che hanno prodotto protocolli di collaborazione significativi, come nel campo degli oratori (in cinque anni sono state avviate 320 strutture a livello parrocchiale) e dei beni culturali. “Il clima di collaborazione con le 13 diocesi marchigiane e le 824 parrocchie è evidente.
Siamo un orecchio attento a cosa accade sul territorio, dove registriamo tutti gli effetti della crisi economica in atto, con una divaricazione sempre più marcata tra ricchezze e povertà”.
Mons. Conti ha quindi suggerito tre aspetti salienti che caratterizzeranno il 2° Convegno ecclesiale, a distanza di vent’anni dal primo: “Forte comunione ecclesiale che si è creata tra la nuova generazione dei vescovi che si sono insediata alla fine degli anni ’90; superamento del clericalismo con una forte presenza di un laicato culturalmente formato; maggiore collaborazione con le istituzioni regionali per la risoluzione di problemi sociali”.
Mons. Edoardo Menichelli (responsabile per la Cem dei rapporti istituzionali) ha sottolineato come il Convegno rappresenti una modalità nuova di confronto, dove la risoluzione delle problematiche può essere aiutata dall’apporto della comunità cristiana. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche il volume “I Santi delle Marche”, edito dalla Jaca Book, su iniziativa comune tra Regione e Cem.
“Il libro accompagna il percorso del Convegno e dà testimonianza di quanto la fede ha prodotto nella società, sia sotto l’aspetto della bellezza di vita che di crescita artistica”, ha detto Mons. Claudio Giuliodori (coordinatore del 2° Convegno). “È un libro di grande prestigio culturale e di elevato valore spirituale: una straordinaria carta di identità delle Marche”.