REGIONE MARCHE – “Ringrazio il presidente del Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata nel voler affrontare temi cruciali per il nostro futuro, quali sono quelli posti in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Più che trarre conclusioni o offrire ricette, come assessore regionale ai Servizi sociali ho ritenuto opportuno condividere oggi due considerazioni con l’Assemblea regionale, con gli studenti presenti in Consiglio e con tutti gli intervenuti all’iniziativa organizzata, prima di aprire i consueti lavori dell’Aula, dalla collaborazione tra lo stesso Consiglio, l’Ombudsman delle Marche e la Giunta regionale, con la partecipazione di Save the Children.
In primo luogo occorre ricordare che, se la crisi economica che viviamo è pesante, la crisi valoriale del nostro tempo lo è ancora di più. Anche nella nostra regione non siamo esenti da problemi preoccupanti e da episodi negativi che interessano il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per collaborare concretamente alla soluzione o alla gestione di questi problemi, ognuno deve essere chiaro sul ruolo che può svolgere, in base alla propria posizione e alle proprie competenze. La Regione Marche, sui 45 Milioni riservati al sociale, spende quasi 16 milioni per questo settore (15.700.0000 euro, per la precisione).
Il merito è di questa comunità, e anche della sua classe politica, che ha saputo dare la giusta attenzione al problema. In secondo luogo, poi, ritengo che un ruolo fondamentale sia da attribuire alla solidità di due pilastri fondamentali: una famiglia sana e capace di produrre reddito e una scuola maestra di vita.
Se questi pilastri funzionano, possono funzionare anche le soluzioni messe in campo, in caso contrario essi agiscono da moltiplicatori dei problemi.
Farli funzionare è anche compito nostro, nonostante le sempre più esigue risorse a disposizione”.