COMUNANZA – Il 19 novembre si e’ svolto a Roma l’incontro tra indesit e sindacati, purtroppo sfociato in un nulla di fatto per l’abbandono del tavolo di lavoro da parte dei sindacati.
Rammarico per un’intesa a portata di mano ma che alla fine e’ sfumata.
È questa la reazione del Mise dopo dodici ore di trattativa sulla vertenza INDESIT, naufragata.
“Nonostante i molti passi avanti fatti negli ultimi mesi e nelle ultime ore afferma il Sottosegretario Claudio De Vincenti l’intesa e’ venuta a mancare. Eppure c’erano impegni dell’azienda a rafforzare il radicamento italiano della produzione e a chiarire la missione produttiva di ognuno degli stabilimenti.
Tutto cio’ aveva consentito di azzerare gli esuberi, con la disponibilità di INDESIT a ricorrere solo ad ammortizzatori sociali conservativi e ad escludere licenziamenti per almeno cinque anni. Spiace molto che tutto ciò non sia stato apprezzato dai sindacati con un testo condiviso”. A questo punto, INDESIT ha comunicato, unilateralmente, di voler tornare alla posizione di partenza e di procedere percio’ ad attivare la procedura di mobilità per oltre 1400 addetti.
“Il Governo invece – sottolinea De Vincenti – sara’ attivo, fin dai prossimi giorni, e determinato a creare le condizioni per riprendere il negoziato”. “A nostro giudizio – conclude il Sottosegretario – continuano ad esistere le basi per arrivare all’intesa. Ci auguriamo che le organizzazioni sindacali riconsiderino la situazione e tornino a sedersi di nuovo al tavolo della trattativa per riannodare i fili del ragionamento bruscamente interrotto stamattina”.
Comunanza ritorna a vivere la drammatica situazione per 230 dipendenti dichiarati in esubero, pur dichiarandosi fiduciosa in una trattativa se ci sara’ nei prossimi giorni che vada a buon fine per il bene dei lavoratori e per la ripresa dell’Italia.
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