GROTTAMMARE – è agli sgoccioli l’organizzazione delle celebrazioni del centenario della nascita dello scultore Pericle Fazzini (Grottammare 1913 – Roma 1987). Il convegno annunciato nel giorno della nascita dell’artista, lo scorso 4 maggio, porterà in città critici, storici dell’arte e artisti che nell’arco di due giornate, 14 e 15 dicembre, presenteranno vari aspetti della figura di uno dei principali artisti del Novecento.
L’iniziativa è frutto dell’intensa collaborazione tra l’amministrazione comunale, gli eredi dell’artista e la Società Dante Alighieri e suggella l’unione ideale tra il Museo del Torrione di Grottammare (dove sono conservate le opere fazziniane di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, partner delle celebrazioni) e il Museo Pericle Fazzini di Assisi curato dalla Fondazione omonima.
Il convegno racconterà Pericle, la sua famiglia, i luoghi dell’ispirazione, le sue opere e la loro celebrazione, la città di Grottammare che gli ha dato i natali e l’Adriatico addosso, poi Roma che l’ha accolto da giovane e che continua ad onorarlo nelle sue Gallerie, il Vaticano e l’aula Paolo VI con la Resurrezione, Assisi e il suo Museo, i luoghi, gli affetti, il genio.
A dieci anni dall’inaugurazione del Torrione della Battaglia – seguita da esposizioni, itinerari artistici e attività editoriali – continua con “Il Visibile Parlare” il progetto di valorizzazione che la Città ha dedicato all’artista.
BIOGRAFIA
Pericle Fazzini nasce a Grottammare (AP), il 4 maggio 1913. Giovanissimo, inizia a lavorare nella falegnameria di famiglia. Intorno al 1929, su consiglio del poeta Mario Rivosecchi, si trasferisce a Roma. Nello studio di via Margutta, Fazzini, raggiungerà la maturità artistica ed espressiva, confermata dai molti successi anche in campo internazionale, come la mostra alla Alexander Jolas Gallery di New York nel 1952 e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1954, con una personale che gli vale il primo premio per la scultura. L’anno successivo ottiene la cattedra di scultura all’Accademia di Firenze: vi insegnerà per quattro anni; dal 1958 al 1979 sarà docente all’Accademia di Belle Arti di Roma. Negli anni 1964-65 lavora al bozzetto per il Monumento a Kennedy, mai realizzato, del quale resta una prova di dimensioni ridotte, intitolata Metamorfosi e fusa in bronzo, donata più tardi alla sua città natale (si trova in piazza Fazzini). Nel 1972 papa Paolo VI commissiona all’artista la Resurrezione ( inaugurata nel 1977), la grande scultura bronzea per la Sala delle Udienze in Vaticano, punto nodale di tutta la sua ricerca espressiva. Durante le ultime fasi di lavorazione dell’opera (nell’agosto del 1975) l’artista, provato dalla grande fatica, è colpito da trombosi. La ripresa avviene lentamente e i suoi ultimi anni trascorrono in relativa tranquillità, tra lo studio di via Margutta e la casa di Grottammare. Muore a Roma il 4 dicembre 1987.