Di Beatrice Testadiferro
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La rivista “Pro Orantibus” di novembre 2013 del Segretariato Assistenza Monache propone un articolo di padre Josè Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione della Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ringrazia le claustrali e ne indica lo stile: «sono chiamate a mostrare agli uomini e alle donne del nostro tempo quello di cui veramente abbiamo bisogno per vivere una vita vera, autentica e piena. Le contemplative sono chiamate a dare una risposta di spiritualità alle ricerca del sacro e alla nostalgia di Dio, sono chiamate a indicarci il cammino della trascendenza. Con la loro vita nascosta e separata sono come città costruite sulla montagna».
Le Clarisse Urbaniste del Monastero Santa Speranza di San Benedetto del Tronto, nella stessa rivista (pag. 17-19), propongono un articolo sull’evangelizzazione che può passare attraverso la vita contemplativa e segnalano la “scuola di preghiera del monastero” avviata nel 2012 sullo slogan “Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo al cuore della sapienza”. «La più bella forma di evangelizzazione – scrivono le Clarisse – e il modo più convincente di trasmettere la fede è essere con la nostra vita la buona notizia che Dio ha inviato agli uomini: e noi monache di clausura siamo chiamate ad esserlo ogni volta che rispondiamo alla porta o al telefono, quando accogliamo quanti desiderano pregare con noi o ci chiedono di condividere la meditazione della Parola, quando condividiamo con i poveri ciò che la Provvidenza ci dona, quando prestiamo le nostre orecchie al dolore dell’uomo e ce ne facciamo carico nel nostro cuore, quando ci rallegriamo per la bellezza e l’amicizia di tanti fratelli e sorelle che Dio ci ha posto accanto come riflesso della sua incomparabile bellezza e della fedeltà della sua amicizia, come la sua buona notizia per noi.»