REGIONE MARCHE – La Giornata delle Marche rinnova l’impegno dei marchigiani residenti nella regione, in Italia e all’estero a favore della crescita della propria comunità per costruire un futuro di generosità responsabilità e fiducia. Il tema dell’edizione 2013 è “Capitale umano per il futuro delle Marche” .
“Per conquistare il nostro futuro – spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca – è indispensabile puntare sulla solidità della nostra gente, su sapienza, conoscenza e specializzazioni, come anche l’Europa ci chiede. Oggi viviamo una situazione difficilissima. Il vero impoverimento in questo momento, nella nostra regione e nel resto del Paese, non è solo in termini finanziari, economici o tecnologici. Una povertà grande è quella culturale, di conoscenze generali, tecniche e specialistiche che ci impedisce di interpretare concretamente il cambiamento e conquistarci il futuro. C’è un paradigma economico e sociale che sta mutando profondamente e che noi traduciamo con la parola crisi. Una situazione che ci impone di trovare delle soluzioni in termini di comportamenti e innovazioni da cui far partire un nuovo ciclo di crescita dell’economia e della società regionale. Nella regione più imprenditoriale d’Italia come sono le Marche, c’è necessità di preservare, attraverso un supplemento di responsabilità, lo spirito tutto marchigiano di concretezza e creatività investendo innanzitutto sui giovani e sulle loro idee innovative. L’attenzione della Regione ai giovani persegue un duplice scopo: i ragazzi sono una risorsa fondamentale nella costruzione di un avvenire di crescita e sviluppo e vanno aiutati nell’inserimento nel mondo del lavoro; le imprese hanno bisogno di competenze qualificate a sostegno dei processi di internazionalizzazione e vanno sostenute, soprattutto in questo difficile momento, perché creano reddito e lavoro. In questo contesto la Giornata delle Marche è un’occasione fondamentale per ricordare a tutti noi marchigiani esempi significativi di intraprendenza, creatività e voglia di fare. Sono le caratteristiche che ci hanno permesso di superare tutti i momenti difficili e che anche questa volta ci daranno la possibilità di affrontare al meglio i quattro cavalieri dell’apocalisse: globalizzazione, frammentazione, dematerializzazione e deregulation istituzionale con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno”.
Su queste basi poggiano le politiche del lavoro messe in campo dalla giunta regionale. Nel 2013 nel settore sono stati impegnati 54 milioni di euro per iniziative che hanno coinvolto più di 30mila soggetti. Oltre alle misure anticrisi a tutela della base occupazionale, le risorse sono state orientate alla formazione di figure professionali nuove o specializzate.
Alta formazione – Per quanto riguarda l’alta formazione ai progetti hanno partecipato 1.247 persone. Sono state istituite 214 borse di studio con il coinvolgimento di imprese e Università e 80 borse di dottorato di ricerca attivate con il progetto Eureka sempre in collaborazione con imprese e Università e sono stati avviati 14 corsi di alta formazione post diploma (Istruzione e formazione tecnica superiore e Istituti tecnici superiori) per 400 destinatari. 8.550 invece sono stati i partecipanti ad attività formative finalizzate all’inserimento lavorativo. In sostegno al sistema produttivo regionale sono state svolte attività formative per oltre 13mila lavoratori e 500 pmi sono state supportate finanziariamente all’acquisizione di servizi di consulenza e check up aziendali.
Politiche per i giovani – Gli interventi formativi per l’inserimento lavorativo hanno riguardato 3.500 ragazzi e sono stati messi in campo il progetto regionale English 4U, incentivi alla creazione di impresa, borse lavoro (“Adotta un giovane”) e di ricerca, e interventi per l’alta formazione come il progetto regionale “Giovani tecnologi”. Allo stesso tempo sono state ideate una serie di innovazioni di sistema come il sistema regionale di web learning MAR.LE.NE (Marche Learning Network) che sarà attivato presso la Scuola regionale e i Centri per l’impiego e consentirà la fruizione di formazione e-learning a tutti i cittadini e ilprogetto VA.LI.CO (Validazione Libretto e Competenze) per la definizione di un dispositivo regionale di certificazione delle competenze e di informatizzazione del libretto formativo del cittadino che consentirà una maggiore mobilità territoriale e tra sistemi (istruzione-formazione-lavoro).
Internazionalizzazione – Sul fronte dell’internazionalizzazione, che ha bisogno di conoscenze qualificate soprattutto per i progetti delle piccole imprese, la Regione ha definito un incentivo all’assunzioni di giovani laureati e diplomati sotto i 35 anni esperti nello sviluppo di processi di internazionalizzazione. Sono pervenute 635 domande idonee di iscrizione all’elenco regionale dei giovani laureati e diplomati. Ad oggi sono stati finanziati 33 progetti presentati dalle aziende, che hanno prodotto 38 assunzioni di giovani manager, per un contributo complessivo in 3 anni di 976.000 euro.
MISURE ANTICRISI A TUTELA DELL’OCCUPAZIONE
- fondo ammortizzatori sociali in deroga: dotazione richiesta di 565 milioni euro per la protezione di 95.792 lavoratori;
- interventi FSE per aiuti assunzioni, progetti formativi, voucher, altri: 260 milioni euro, 100.897 beneficiari;
- contratti di solidarietà: 4,7 milioni euro, 3.189 lavoratori coinvolti;
- contributi di solidarietà e sostegni agli studi per figli di lavoratori in difficoltà: 9,9 milioni euro e 7801 beneficiari;
- borse lavoro con incentivi assunzione e progetti precari nella scuola: 4,3 milioni, 1062 beneficiari;
- stabilizzazione di contratti a termine: 7,9 milioni euro, 1.300 stabilizzazioni;
- lavoratori svantaggiati over 45: entro il 2013 usciranno due bandi di sostegno per 2,5 milioni euro e a gennaio ulteriore bando per 800 mila euro;
- prestito d’onore regionale: 4,4 milioni euro, avviate 976 nuove imprese; nuovo bando con ulteriori 3,5 milioni euro per ulteriori 400 imprese;
- agevolazioni sanitarie: 144.000 ricette esentate da ticket per 66.9512 lavoratori in difficoltà che ne hanno usufruito
- trasferimenti dalla Regione ai Comuni per compensare l’azzeramento del Fondo nazionale per le politiche sociali locali: 61 milioni euro;
- patto di stabilità verticale regionale: 211,3 milioni euro di capacità di spesa trasferita agli Enti locali.