Fin qui la cronaca di ieri. La domanda oggi è: perché la Spagna ci ha ripensato? Perché ha deciso di tornare indietro? L’analisi più fredda è quella strettamente politica e mette a confronto governi dalle anime diverse e bipolari: da una parte il progressista Zapatero e dall’altra il conservatore Rajoy. Ma su un tema come l’aborto e la vita ci piacerebbe pensare che non sia andata così. Ci piacerebbe ipotizzare che dietro al dietrofront spagnolo ci fossero innanzitutto le donne. Quelle donne che non agiscono per appartenenza di bandiera e colore ma per amore della vita, anche se a volte è un mistero. Ci piacerebbe pensare che dietro al ripensamento spagnolo ci fossero politici che sui temi bioetici, non stanno al gioco del balletto politico ma seguano la loro coscienza. E ci piacerebbe pensare che dietro alla decisione del governo di Rajoy ci fosse una società capace ancora di essere solidale con l’altro e in questo caso con il nuovo che nasce. La Spagna oggi dice all’Europa che tornare indietro si può. Speriamo solo che lo abbia fatto per amore perché solo così una legge è destinata ad entrare per sempre nell’anima di un popolo.