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Bethelehem… finalmente la Grotta!

 

Di A. B.

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TERRASANTA – Forse sarei dovuta venire due millenni fa , avrei trovato pastori,pecorelle,angeli! Invece questo presepe oggi c’è solo nella piazza davanti alla Basilica: è opera di un intraprendente palestinese che, a pagamento, vi permette di farvi fotografare vicino alle statue! Il resto della piazza è invaso da babbo Natale, alberi luci e la solita incredibile confusione !

Entro in basilica dalla porta greca. Un tempo l’entrata era molto grande , poi, per poterla più facilmente difendere da intrusioni indesiderate fu rimpiccolita , ma non bastò così ora è così piccola che per entrare bisogna inchinarsi, esattamente come si fa quando si vuol prendere in braccio un bimbo piccolo. Mi piace questo gesto! Sto andando ad adorare un bimbo è meglio che mi inchini da subito.

La Basilica è in restauro; un cartello spiega che latini e ortodossi “hanno concordato i lavori per il ripristino del tetto”, c’è voluto un accordo anche per non far piovere in testa ai visitatori! Prendiamo il lato positivo: almeno per una volta sono andati d’accordo!

La chiesa è immersa nell’oscurità perché le finestre della facciata sono murate. E’ in restauro, ma tutto ciò non turba l’atmosfera di serenità che questo luogo, comunque, promana . Mi avvicina una guida ; mi mostra il patentino rilasciato dal Ministero e mi informa che le guide hanno un accesso riservato alla Grotta. A me piace l’idea di visitare questo posto con un esperto,ma anche l’idea di evitare due ore di fila. E così vengo introdotta davanti l’iconostasi e successivamente mi fanno entrare ( o meglio mi buttano dentro) dall’uscita! Altro che ingresso riservato!. Nel frattempo la guida, incassato il compenso pattuito, svanisce.

Sono nella Grotta…Faccio appena in tempo a inginocchiarmi di fronte alla stella a 14 punte e a baciare il luogo dove è nato Gesù che la commozione mi assale ! esco con le lacrime agli occhi. Ringrazio caramente il frate che mi aveva fatto entrare “ controcorrente” .Sento mio marito che mi sussurra “che commozione!”, ha le lacrime agli occhi; ecco cosa vuol dire essere sposati da trent’anni: avere un’anima sola. Ci mettiamo a pregare in silenzio. Non so come e perchè , ma il frate ci fa segno di rientrare! Ora siamo in fondo alla Grotta. Non spendo parole per descrivere quanto sia… bello, gioioso…star lì il giorno di Natale e pensare che tutto è cominciato proprio lì… e ha riempito la mia vita , dopo 2000 anni, a 4000 Km di distanza . Grazie Gesù!!

E siccome Gesù non si fa mai battere in generosità ecco il suo regalo di Natale : inizia la Messa nell’angolo dove è conservato un pezzo della mangiatoia! Sarà banale , ma non trovo le parole per descrivere il mio stato d’animo. Dalla porticina sul fondo entro nelle altre grotte comunicanti e … rimetto i piedi in terra !

Oggi saremo a Gerusalemme…

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