ACQUAVIVA PICENA – Anche quest’anno i fedeli della parrocchia di San Niccolò hanno atteso la messa di mezzanotte assistendo ad un bellissimo recital organizzato, con grande impegno, dal gruppo educatori di San Niccolò con in bambini del catechismo. Il titolo del recital era Un tesoro per tutti e con questo semplice spettacolo:”Abbiamo voluto prepararci – come ha spiegato Patrizia, una delle educatrici, durante l’introduzione – alla venuta di Gesù Bambino e anche all’ascolto della santa messa dove Egli diventa eucaristia”. Patrizia ha poi proseguito con la trama della storia:”Una mamma di oggi racconta al suo bambino la storia del primo presepe, quello ideato e realizzato da San Francesco d’Assisi. I protagonisti, tre fratelli, Giulia, Agnese e Pietro, un giorno si allontanano da casa decisi a trovare il tesoro segreto di cui hanno sentito parlare. Sarà proprio il giovane frate Francesco a svelare loro il segreto. Il prezioso tesoro, che ognuno può cercare e scoprire dentro di sé, si chiama amore, perdono, pace, solidarietà e deve essere condiviso con gli altri. Nella scena finale si torna ai tempi di oggi: una famiglia come tante prepara il presepe, segno di continuità e testimonianza dei valori legati al grande dono della nascita di Gesù”.
Anche il parroco don Alfredo, riprendendo il significato dello spettacolo durante l’omelia della messa di mezzanotte, ha ricordato ai fedeli che la vita è un tesoro:” Ognuno di noi deve scoprire qual’è il suo tesoro. La vita, la fede, il matrimonio, diventare prete, fare un figlio… questi sono i tesori da scoprire; ci deve essere la voglia di mettersi in cammino per andare alla ricerca, e per farlo bisogna sentire la mancanza di qualcosa. Questa sera siamo qui ci siamo messi in cammino e siamo venuti, spero, perché vogliamo scoprire, questa notte, un tesoro che ci cattura talmente tanto da essere disposti a lasciare tutto per esso. La recita incomincia con il racconto della mamma su una storia del passato che poi riporta al giorno d’oggi. Così è per il Natale che non è solo una festa del passato, il Natale se non getta una luce, un faro, un bagliore oggi, per noi non assume alcun senso. Il periodo dell’Avvento ci ha parlato di preparazione, attesa e compimento affinché stanotte possiamo dire che il Natale è oggi”.
Usando il tavolo apparecchiato, posto a fianco dell’altare, come una metafora della vita don Alfredo ha poi fatto tre auguri ai fedeli:“Durante il periodo dell’Avvento, abbiamo aggiunto quattro sedie intorno al tavolo, una per ogni domenica ,ogni sedia sta a significare che tutti sono invitati, dal prete all’immigrato, dal povero e ammalato all’ultimo arrivato a cui nessuno pensa, e, come potete vedere, il tavolo è stato ben apparecchiato, in stile natalizio, per renderlo invitante; allora il primo augurio che vi faccio è quello di poter preparare una tavola che inviti, una tavola che metta voglia di mettersi a sedere, che faccia sentire accolto anche l’ultimo, chi è solo. Sul tavolo è stato posto il Bambin Gesù in una cesta fatta di pane ed ecco il secondo augurio: il pane, c’è una tipica espressione dialettale “magnace lu pa’”, che cosa significa? In questa vita frenetica ci siamo abituati a volere le cose subito, belle, attraenti a divorare tutto, lo facciamo e non siamo felici, e allora vi auguro di “mangiarci il pane” con la vita e cioè di assaporare ogni cosa, di assaporare la vita, di fermarvi a riflettere sulle cose, sulla loro importanza per poterne godere insieme agli altri. Infine come terzo augurio, che possiate porre al centro della vostra tavola, della vostra vita, Gesù, perché possiamo anche mangiare intorno a grandi tavolate con tanti amici ma se non c’è Gesù il cibo, il suo sapore si ferma sul palato, mettere ogni giorno Gesù al centro della vostra vita, renderà ogni giorno della vostra vita una festa, ogni giorno della vostra vita un Natale”.
Al termine della messa c’è stata la benedizione del presepe che è stato fatto in chiesa da due educatori, Roberto e Angela, insieme ad alcuni ragazzi dell’oratorio; durante la benedizione è stata letta da Marianna, una ragazza, del gruppo cresimati 2013, una preghiera per i giovani. Ad attendere i fedeli all’uscita della chiesa una tavola con i classici panettoni e pandori per festeggiare insieme riscaldandosi con del buon Tè caldo.