Di A. B.
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– “Ed ora i nostri piedi si fermano alle tue porte Gerusalemme”
TERRA SANTA – Nazareth.Per trenta anni, qui, su queste strade dove ora sto trascinando la mia valigia, ha camminato un uomo chiamato Gesù di Nazareth.
C’è una unica fonte dell’acqua. Maria è senz’altro venuta qui. Proprio così. «Maria viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini familiari e di lavoro». Questa frase del Concilio Vaticano mi torna in mente vicino alla “sua”fontana. E mi immagino le scene che raccontava don Tonino Bello nel suo “Maria donna feriale”: i capelli bianchi, il lavoro di casa, le vicine e questa fonte.
Oggi è la festa della Santa Famiglia ed io sono a “casa” loro, sarà una coincidenza?
Esco presto. I negozi sono chiusi, considero che oramai mi sembra una stranezza vedere i negozi chiusi di domenica. Intanto penso a Colui che ha camminato per queste viuzze…
Arrivo alla Chiesa dell’Annunciazione. Se Dio perdona tutti, ma proprio tutti, allora perdonerà anche gli architetti che progettano delle chiese così brutte. Il progettista di questa chiesa è stato geniale nel riuscire a mettere al centro dell’edificio i resti dei precedenti templi e la grotta, ma la moderna struttura che li ingloba e sovrasta è frutto… dei nostri tempi!
Inizia una messa in spagnolo. Sono sotto il quadro della Santa Famiglia,con mio marito… sarà anche questa una coincidenza?
Finisce la Messa, usciamo, ma so che devo tornare.
Si prosegue: Cana, il lago di Tiberiade. Passeggio sul lungo Lago Vedo dei pescatori chini a sistemare le reti. Sono nella terra di san Pietro, un pescatore, ed io vengo da una terra di pescatori. Passato e presente si mescolano, si confondono.
Inizia a piovere forte e la “tempesta” non si quieta…è normale, ma io – visto il luogo dove sono – mi aspettavo un bis….Si torna a Nazareth.
Ormai è buio.
Rivado nella chiesa dell’Annunciazione.
Vale la pena di restare qui perché c’è un gran senso di pace. Ho la sensazione di essere a casa. Ora pregare per tutti è veramente spontaneo, facile… una preghiere senza parole…
Le campane suonano “Tu scendi dalle stelle” e Tu sei sceso per un “Si” detto qui da una giovane donna di nome Maria. Maria insegnami a dire il mio “si”.