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Alcuni cenni sulla storia della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto

DIOCESI – La diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto abbraccia 19 Comuni (più le frazioni di Civitella del Tronto) di due provincie che fanno parte di due Regioni: Ascoli Piceno nelle Marche e Teramo nell’Abruzzo.
Ha una superficie di kmq. 456 ed una popolazione di circa 136 mila abitanti (poco meno della metà è concentrata a San Benedetto del Tronto), ripartita in 54 parrocchie (dalle 100 alle 8000 anime). Confina: a nord con la diocesi di Fermo, ad est con il mare Adriatico, a sud con la diocesi di Teramo e ad ovest con la diocesi di Ascoli Piceno e con quella di Spoleto-Norcia in Umbria.

Alla scomparsa del Vescovo di Ripatransone mons. Luigi Boschi, con bolla di Pio XI del 18-12-1924 la chiesa ripana fu unita “ad personam episcopi” a quella montaltese: pertanto il pastore in carica mons. Luigi Ferri, assunse il nome di Vescovo di Montalto e Ripatransone.

mons. Ferri visse povero perché dava tutto; la sua vita fu stimolo continuo alla santificazione.
Devotissimo dell’Eucarestia, organizzò a Ripatransone il congresso Eucaristico Interdiocesano (8-11 settembre 1932) e volle a S. Benedetto del Tronto (1939) l’Istituto dei PP. Sacramentini ed il santuario dell’Adorazione (dove le sue spoglie riposano dal 1955). Determinante fu pure il suo interessamento per la fondazione (1928) a Ripatransone del Monastero delle Passioniste ed a Montalto Marche (1939) dell’Istituto dei Padri.Salvatoriani (Società del Divin Salvatore).

Dopo il breve episcopato del piemontese mons. Pietro Ossola (1946-51), il quale indisse (1948) nelle due diocesi la “Peregrinatio Mariae”, che in tre mesi trascinò ai piedi della Vergine i fedeli di tutte le parrocchie, il 19 marzo del 1952 fece il solenne ingresso nelle due diocesi mons. Vincenzo Radicioni di Numana (Ancona), che le ha rette fino al 6 aprile1983. In questo lungo episcopato molte sono state le realizzazioni fatte nei capoluoghi delle diocesi e nelle varie parrocchie (diverse di nuova istituzione), molte le iniziative intraprese nei vari campi. Dal 1952 al 1983 le due diocesi sono state un cantiere: non c’è paese, non c’è parrocchia, non c’è istituto che non abbia un segno dello zelo e dell’intraprendenza di mons. Radicioni.

Nei capoluoghi di diocesi ha provveduto al restauro ed ampliamento dei due episcopi e dei due seminari, al restauro ed abbellimento delle due monumentali cattedrali, elevate nel 1965 al grado di basiliche minori e dotate nel 1974 della cripta dei Vescovi; ha favorito la realizzazione a Montemonaco di un imponente centro di assistenza (“Casa Gioiosa”) il cui fondatore è stato don Settimio Vallorani (1912-83); a Ripatransone si è adoperato per l’istituzione del Collegio per figli di italiani emigrati all’estero presso l’Istituto Santa Teresa; ha promosso delle ricerche storiche sull’origine delle due diocesi ed ha voluto solenni celebrazioni nel 1971 del quarto centenario della diocesi ripana. Particolare impegno ha rivolto durante tutto il suo episcopato alla valorizzazione del maggior centro diocesano, San Benedetto del Tronto, che negli ultimi decenni ha avuto un incremento demografico sorprendente (23.000 abitanti nel 1951, 47.000 nel 1981). In questa città iinfatti non solo ha istituito nuove parrocchie, ma ha organizzato le principali manifestazioni interdiocesane, come i congressi eucaristici del 1955 e del 1969; ha realizzato il palazzo delle opere cattoliche (1961); ha voluto l’ampliamento e l’elevazione a concattedrale della chiesa parrocchiale di S. Maria della Marina (1973).

In quasi 32 anni mons. Radicioni ha compiuto quattro visite pastorali, ha avuto la consolazione e la soddisfazione di consacrare 114 sacerdoti (clero secolare e regolare) e due vescovi: mons.Francesco Amadio nel 1967 (Vescovo di Rieti) e mons. Edoardo Pecoraio nel 1971 (Nunzio Apostolico).

MONTALTO E RIPATRANSONE SAN BENEDETTO DEL TRONTO (1983-Giovanni Paolo II)

Con decreto pontificio del 7 aprile 1983 la chiesa ripana ha preso il nome di diocesi di Ripatransone-San Benedetto del Tronto ed è stata unita a quella montaltese “aeque principaliter”: pertanto da questa data la nuova denominazione è quella di diocesi di Montalto e Ripatransone-San Benedetto del Tronto; quest’ultima città è  diventata la sede vescovile delle due chiese.

Nello stesso giorno fu annunciata la nomina a Vescovo di mons. Giuseppe Chiaretti, consacrato nel duomo di Spoleto (dov’era vicario generale) il 15 maggio. Fece il suo ingrasso in diocesi il 3 luglio successivo.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO RIPATRANSONE – MONTALTO (1986-Giovanni Paolo II)

 

Il 30 settembre 1986, con il decreto “Instantibus votis”, la Congregazione dei Vescovi stabiliva la piena unione delle diocesi di Montalto e di Ripatransone S. Benedetto del Tronto, e nasceva la nuova attuale diocesi, di cui mons. Chiaretti divenne primo vescovo.

Avendo trovato le due diocesi ben dotate di strutture, mons. Chiaretti ha dedicato tutte le sue forze all’attività pastorale (evangelizzazione, ministerialità laicale, attenzione alla famiglia e ai giovani…), ad iniziative di carattere sociale (mondo della emarginazione) e culturale (celebrazione del centenario sistino, centenario di S; Giacomo della Marca, museo diocesano, periodico settimanale e mensile…). Ha dotato la nuova città vescovile di S. Benedetto del Tronto delle necessarie strutture diocesane (cattedrale, curia, episcopio) e di uno spazio della carità (nuovo complesso del “Biancazzurro”).

In seguito al trasferimento di mons. Chiaretti alla sede arcivescovile metropolitana di Perugia-Città della Pieve, é stato chiamato alla guida della diocesi truentina mons. Gervasio Gestori, della diocesi di Milano, nominato il 21 giugno 1996, allorchè ricopriva la carica di sottosegretario della CEI. Consacrato vescovo nel duomo di Milano dal card. Carlo Maria Martini il 7 settembre 1996, il 22 settembre successivo entrava in diocesi ed iniziava il suo ministero pastorale.

Tratto dal sito della nostra Diocesi

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