PORTO D’ASCOLI – Siamo andati presso il campo sportivo Ciarrocchi di Porto d’Ascoli, zona nord Sentina. Il plesso è la sede dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Porto d’Ascoli. Fiore all’occhiello della società è il suo settore giovanile, noto in zona per l’attenzione a quell’etica sportiva che nel gioco del calcio a volte è purtroppo dimenticata. Siamo andati ad intervistare Leo Ciotti, presidente del settore giovanile.
Presidente, non tutti conoscono il “terzo tempo”. Può spiegare in parole semplici questo aspetto e qual è la caratteristica principale del Porto d’Ascoli in relazione a questo aspetto?
“Sono presidente del settore Giovanile (Filippo Damiani è il presidente dell’Associazione). Per quanto riguarda il “terzo tempo”, è una bella iniziativa secondo me, poi lo dimostra anche i risultati che vengono.
Noi, come nuova società presente da tre anni, abbiamo preso come spunto sia dal rugby, che lo fanno da tantissimo tempo, ma soprattutto – avendo avuto esperienze estere per motivi di lavoro – abbiamo visto che era una bella cosa, che funzionava questo modo di fare. Per questo “terzo tempo”, noi facciamo un buffet per ogni fine gara, a cominciare dai bambini, fino alla prima squadra. Noi attualmente abbiamo dodici squadre, ogni fine gara, anche grazie all’aiuto dei genitori che si sono impegnati prepariamo questo “terzo tempo”. Crediamo che sia una bella iniziativa e lo vediamo dall’andamento. A fine gara, mentre gli anni scorsi si sentivano anche delle parolacce, degli spintoni e degli arrivederci in malo modo, adesso si cerca di socializzare, di bere un bicchiere di coca-cola insieme, una caffettata, qualche dolce preparato dai genitori, etc. Si tratta di un momento di aggregazione estremamente positivo e cerchiamo fin dai piccolini, nel corso degli anni a venire, di avere, una volta arrivato alla prima squadra, una mentalità non violenta e priva di parolacce.”
Cosa porta al ragazzo la formazione calcistica e umana del Porto d’Ascoli?
“Noi cerchiamo di far capire ai genitori e anche ai ragazzi stessi, che non si viene alla scuola calcio o al settore giovanile per diventare chissaché. Certo, saremo contenti che un nostro giocatore possa arrivare ai massimi livelli. Cerchiamo di far capire nel nostro piccolo che il calcio non è fatto per arrivare a…., ma per essere vissuto in maniera semplice, divertente e gioiosa.
Quale sarà il 2014 del settore giovanile del Porto d’Ascoli che presiede?
“L’ambizione è di arrivare nei prossimi campionati senza la squalifica di un giocatore, giocando nel rispetto verso l’altro, verso l’avversario e nel rispetto delle regole del mondo del calcio. Il divertirsi è la vittoria che cerchiamo di perseguire. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, stiamo raggiungendo ottimi risultati. La prima squadra è in testa al campionato di Promozione Marche Girone B, gli allievi e i giovanissimi sono alle fasi regionali ed è un ottimo risultato per noi”.
Per concludere, una curiosità. Ciotti è responsabile dell’associazione bambini di manina, operante in Madagascar. A tal proposito, sabato 18 gennaio si terrà una cena di beneficenza presso il Ristorante Rustichello di Acquaviva Picena.