Da Zenit di Antonio Gaspari
Secondo un pregiudizio diffuso, il movimento per la vita sarebbe costituito da moralisti che sanno solo parlare contro. È vero che il popolo per la vita si oppone a politiche che favoriscono aborto, eutanasia, eugenetica, selezione delle nascite, uteri in affitto… ma la realtà più profonda del Movimento per la Vita e per la galassia di attività associazioni di cui è riferimento, è l’attività caritativa rivolta in particolare ai nascituri, alle mamme, alle famiglie.
Basta leggere Sì alla Vita (siallavita@mpv.org) la rivista che esce ogni mese da trentasei anni per vedere quante buone notizie provengono dal mondo.
Nel numero di Sì alla Vita in distribuzione per esempio tra i tanti articoli di grande interesse e attualità, c’è un servizio sulle buone notizie per la vita, le donne e la famiglia nell’anno 2013, ed in particolare c’è un dossier in cui si riporta delle vite salvate, delle mamme e delle famiglia assistite, dai Centri di Aiuto alla Vita, dalle case di accoglienza e dal progetto Gemma.
Pochi lo sanno, ma ci sono circa 4000 volontari silenziosi dei CAV, che ogni giorno, accolgono, consolano, assistono, danno coraggio a mamme in difficoltà, e così, trasformano le intenzioni di interruzione volontaria di gravidanza in nascite che riempiono di gioia e speranza.
Dal rapporto dei Centri di Aiuti alla Vita (CAV) si evince che sono stati 16.224 i bambini salvati nel 2012, per un totale dal 1975, di 155.000 bambini salvati. Si tratta di bambini e bambine il cui destino sembrava segnato, ed invece….
Sono 35.870 le donne assistite, di cui il 41% incinte.
Sono 48 le case di accoglienza, gestite da 34 associazioni locali. E ventimila i bambini nati grazie al progetto Gemma.
Di grande importanza la linea verde S.O.S. Vita (800.813000) a cui tutte le mamme in difficoltà possono accedere. Un numero di telefono che salva la vita, che ascolta, comprende, accoglie chi chiama, mettendolo subito in contatto con la rete di assistenza dei CAV.
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