Enrico Bordoni è il nuovo direttore dell’Agenzia regionale sanitaria delle Marche (Ars).
Lo ha nominato oggi la Giunta regionale che ha anche formalizzato la nomina di Pietro Ciccarelli alla direzione del servizio Salute, anticipata nei giorni scorsi.
“Si completa così la squadra che proseguirà la partita del riordino sanitario, con un modulo nuovo e maggiormente ispirato al dialogo con la comunità regionale – evidenzia l’esecutivo – Dalla fase difensiva, di salvaguardia degli equilibri economici ottimizzando i servizi, si passa a una fase dove i sacrifici fatti verranno capitalizzati e rappresenteranno la base per completare il riordino del sistema sanitario, interpretando le nuove esigenze che vengono dai territori.
Il processo di riforma della sanità marchigiana procede, dunque, nella direzione indicata dalla Giunta regionale e recepita dall’Assemblea legislativa.
Gli uomini chiamati a interpretare la riforma hanno dimostrato competenza, capacità, predisposizione a lavorare in squadra. Una garanzia perché il risultato finale possa essere un successo pieno, nonostante le pesanti penalizzazioni che le difficoltà economiche del Paese stanno causando ai territori e a chi amministra le comunità locali”. Enrico Bordoni è il direttore uscente dell’Area vasta 3 (Macerata), alla cui direzione è andato Pierluigi Gigliucci che ha lasciato il servizio Salute a Ciccarelli. Con quelle odierne si concludono le nomine ai vertici della sanità marchigiana che vedono la squadra ora così composta: Gianni Genga direttore Asur Marche; Maria Capalbo Area Vasta 1 (Pesaro); Giovanni Stroppa Area vasta 2 (Ancona); Pierluigi Gigliucci Area vasta 3 (Macerata); Alberto Carelli Area vasta 4 (Fermo); Massimo Del Moro Area vasta 5 (Ascoli). Confermati Paolo Galassi alla direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e Aldo Ricci, alla guida degli Ospedali Riuniti Marche Nord. Insieme a Giuseppe Zuccatelli (Inrca) e a Genga (Asur), Galassi e Ricci formano il Comitato di coordinamento della sanità marchigiana, chiamato a esercitare “un ruolo forte di raccordo nella gestione sanitaria, in linea con gli indirizzi della programmazione regionale”.
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