Noi avremmo un’idea migliore. Poiché ha vissuto tutta la vicenda da “inconsapevole”, come hanno accertato i magistrati, provi a fare un atto di grande consapevolezza. Considerato che né lui né Anemone navigano in cattive acque, faccia una bella donazione di tutta la plusvalenza rispetto alla somma da lui sborsata (600mila euro su un totale di 1 milione e 700mila) al momento dell’acquisto. Donino quel milione di euro in più alla mensa per i poveri gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta in Vaticano.
Come si faceva in tempi lontani: non si potrà guadagnare il Paradiso, ma qualcosa varrà pure… Noi del Sir gli assicuriamo un servizio fotografico e un articolo di racconto. Affare fatto, signor Scajola?
Come si faceva in tempi lontani: non si potrà guadagnare il Paradiso, ma qualcosa varrà pure… Noi del Sir gli assicuriamo un servizio fotografico e un articolo di racconto. Affare fatto, signor Scajola?