REGIONE MARCHE – “Le differenza tra le persone di sesso diverso non sono solamente un dato naturale, biologico e fisiologico, ma anche culturale.
Quindi il tema di genere non può essere relegato come marginale, ma deve acquisire priorità in ogni dibattito della vita pubblica e sociale, in modo particolare quando si parla della salute degli uomini e delle donne”.
Lo ha affermato l’assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità, Paola Giorgi, nel corso del Convegno odierno “Il cuore delle donne”, promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale.
L’incontro ha avviato un progetto sulla diagnosi e prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne. “Quando parliamo di genere, spesso si riduce il tutto alla questione delle quote – ha detto l’assessore – Invece bisogna parlare di valorizzazione delle differenze che trova un suo significato concreto e attuale anche nel settore della medicina. In molti Paesi questo accade da tempo. In Svezia si è iniziato a parlare di medicina di genere nel ’95 e l’Onu, nel 2012, ha richiamato l’Italia su questo tema”. È quindi fondamentale, secondo la Giorgi, “che iniziamo a declinare interventi specifici in merito alla medicina di genere, perché la differenza risulta fondamentale anche per individuare percorsi terapeutici mirati, in quanto alcune patologie hanno andamenti diversi nell’uomo e nella donna.
La Regione Marche, su questo aspetto, ha lavorato molto già nel Piano socio sanitario, dove ha introdotto il tema della medicina di genere che risulta essenziale per definire progetti di prevenzione mirati ed efficaci, come nel settore delle malattie cardiovascolari femminili”.