Da Zenit di Maria Emilia Marenga
Papa Francesco ha invitato la “Comunidade Catolica Shalom” di non avere timore nell’annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo con gioia, tenerezza, misericordia e coraggio.
Lo ha raccontato ieri Moysés Louro de Azevedo Filho, fondatore e moderatore generale del movimento, dopo essere stato ricevuto dal Pontefice in Vaticano.
La richiesta di papa Francesco è coerente con le parole che Benedetto XVI che si rivolse alla Comunità Shalom riunita a Roma nel 2012, dopo l’ approvazione definitiva dello statuto.
Benedetto XVI incoraggiò gli aderenti al movimento ad essere “strumenti gioiosi dell’amore e della misericordia di Dio”.
“Con il cuore riconoscente per l’accoglienza che mi ha offerto papa Francesco, gli ho ricordato un po’ della nostra storia”, ha raccontato Moysés Louro de Azevedo Filho.
“Quando ero molto giovane ai piedi di papa Giovanni Paolo II – ha aggiunto – ho potuto offrire la mia vita e la mia gioventù per evangelizzare i giovani più lontani da Cristo e dalla Chiesa”.
Il fondatore del movimento ha inoltre raccontato di aver colto l’occasione per dire al Pontefice: “Santo Padre, sono qui per rinnovare l’offerta della mia vita davanti al Signore, e non solo la mia, ma di tutta la comunità, di tutti questi giovani, famiglie, sacerdoti, laici consacrati che ora sono parte dell’opera Shalom”.
Il Papa si è rallegrato e ha confermato la sua fiducia nella comunità.
L’incontro con papa Francesco è durato circa 30 minuti ed è stato considerato da Moysés Azevedo come “storico”.
Il fondatore si Shalom ha mostrato al Papa su un tablet anche un po’ di storia della comunità nata in Brasile e la campagna che ha attivato sui social network chiedendo di pregare per il Santo Padre. L’iniziativa ha mobilitato migliaia di persone di vari gruppi, parrocchie, comunità e persino di altre religioni.
“Gli ho detto – ha aggiunto Moysés – che poteva contare su di noi incondizionatamente, con la comunione della preghiera, della vita e della missione.”
Infine, il fondatore e moderatore generale della Comunità Shalom ha ringraziato papa Francesco per il grande dono che rappresenta per la Chiesa e il “kairos di misericordia” che si sta diffondendo nel mondo.
Azevedo ha concluso dicendo che “il Santo Padre ha lodato l’intuizione che Giovanni Paolo II ebbe in merito alla Divina Misericordia e l’istituzione nel tempo pasquale della Domenica della Divina Misericordia, poiché è questo di cui gli uomini hanno bisogno: l’esperienza della misericordia di Dio.”