PROVINCIA – Lo scorso anno la Provincia di Ascoli Piceno è stata tra i primi enti locali in Italia ad adempiere con tempestività ed in maniera virtuosa alla Legge n. 190 del 6 novembre 2012 sulla repressione dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione approvando il Piano Annuale e Triennale di Prevenzione della Corruzione nei termini previsti. Responsabile del Piano è il Segretario Generale dell’Ente Dott. Gracco Vittorio Mattioli, nominato con proprio decreto dal Presidente della Provincia Piero Celani.
Questo importante strumento è stato ora prontamente aggiornato, con delibera di Giunta Provinciale, alla luce del nuovo Piano nazionale Anticorruzione ed indica, nel dettaglio, gli interventi organizzativi volti a prevenire tale fenomeno all’interno della Provincia. Tra le misure previste: l’obbligo di astensione del dipendente dalle procedure in caso di conflitto d’interesse, la rotazione del personale che opera su aree a potenziale elevato rischio di corruzione come appalti e contratti, la tutela della riservatezza del dipendente il cosiddetto “whistleblower”, che segnala situazioni di illecito. Del Piano fa anche parte il Codice di Comportamento dei Dipendenti che detta disposizioni di condotta per il personale dell’Ente come il divieto di accettare regali o altre utilità, i comportamenti in servizio e nei rapporti con il pubblico, la valutazione delle performance e responsabilità e sanzioni.
Con la stessa delibera di Giunta è stato anche approvato il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014 – 2016, il cui responsabile anche in questo caso è il Segretario Generale Dott. Mattioli. Pur essendo un documento autonomo, esso fa parte integrante del Piano Anticorruzione e si pone come ulteriore e importante tassello per la diffusione della cultura della legalità definendo, tra l’altro, le misure volte all’attuazione degli obblighi di pubblicazione sul sito istituzionale, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione e gli indicatori relativi agli andamenti gestionali dell’Ente.
“Il Piano Anticorruzione – spiega il Segretario Generale Dott. Mattioli – prende in considerazione, in una logica preventiva, tutte le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenzia un mal-funzionamento dell’attività amministrativa a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite”.