SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non esiste norma che sancisca che isolare abituale un cane da rapporti sociali e stimoli mentali sia un comportamento illegittimo ed esiste, invece, la convinzione diffusa che il cane per essere felice necessiti principalmente di spazio e di stare all’aperto.
Vere e proprie credenze popolari (al pari del gatto nero che attraversa la strada e porta iella….) non aventi alcun supporto scientifico e che oltre a favorire ignoranza cinofila, pongono in essere casi di maltrattamento psicologico nei confronti dei nostri amici a 4 zampe tanto grave quanto privare un cane di acqua e cibo a sufficienza.
Questa forma di maltrattamento prende il nome di ISOLAMENTO SOCIALE.
Isolamento sociale significa: relegare un cane in giardino o in un box o in un balcone o in una casa o in un cortile – non importa quanto grandi essi siano – dimenticandoci delle sue necessità di movimento, esplorazione, interazione, perlustrazione che caratterizzano ogni cane dal pincherino tascabile all’alano maxi.
Numerosi sono i casi posti all’attenzione dell’associazione l’amico fedele e pochi i mezzi a disposizione per risolvere questo gravissimo fenomeno sociale per cui l’unico intervento apparso come efficace alla scrivente associazione era fare cultura ovvero “lavorare sulla testa dei cittadini”.
Nasce così questa campagna informativa, completamente ideata dai volontari dell’associazione l’amico fedele che fino ad oggi ha ricevuto l’encomio e il contributo dell’Educatore cinofilo Simone dalla Valle, conduttore della nota trasmissione televisiva su sky “missione cuccioli”, il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di San Benedetto del Tronto.
L’associazione l’amico fedele nel ricordare che per amare bisogna conoscere, rispettare e soddisfare le esigenze del proprio cane, invita tutti i cittadini, amanti e non di cani, ad informarsi su questo tema e conclude citando un estratto della brochure informativa tratto dal libro “Un cane per amico” di Simone dalla Valle:
“Il cane è un’animale sociale e, in quanto tale, sente il bisogno di stare in gruppo, poichè è nel gruppo che, oltre a mostrare il meglio di sè, vede soddisfatti i suoi bisogni di appartenenza”.
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