Dalla rete alla strada, potrebbe essere questo il passaggio fatto dalla Social Street, esperienza nata a Bologna.
Da una pagina aperta su Facebook dei Residenti in via Fondazza, che accoglieva nel gruppo chiuso appunto le persone ivi residenti con l’obiettivo di condividere necessità, scambiarsi anche competenze e professionalità, conoscersi, si è creata una reale socializzazione.
Dal social network alla reale piazza dove i vicini si sono incontrati.
Ripartendo da facebook per riscoprire il buon vicinato, la solidarietà, il clima di paese.
E l’esperienza della Social Street è diventata un’idea ripetibile anche altrove. Un modello. Un’idea tanto semplice quanto apparentemente banale. Eppure la velocità di comunicazione e di organizzazione che permettono i social network, fa di quello che è semplicemente vivere un buon vicinato, un’idea efficace per far incontrare, interagire, promuovere relazioni fra gli abitanti di una stessa via. Ed ecco la Social Street.
Ma la rete può riservare anche altre sorprese, e così da alcune settimane impazzano in rete i gruppi, stavolta aperti di “Sei di…. se…” Così che si susseguono post di aneddoti, ricordi, foto in bianco in nero o ingiallite dei propri luoghi d’origine. Post in cui devi dare prova di essere originario di quel luogo ricordando un aneddoto, una persona da condividere con gli altri. E capita di leggere di persone che dall’altro capo del mondo mandano messaggi, si cercano compagni di scuola, si ritrovano in carrambate vecchie conoscenze, o ci si chede “ma ci conosciamo?”, si ricordano persone che hanno fatto la storia di quel pezzetto del nostro Paese, così rivivono nei ricordi condivisi personaggi, storie, legami. Tra ricordi allegri e dolorosi che hanno segnato il volto di una cittadina, di un quartiere e delle persone, tutti si perdono ora commossi , ora divertiti, ora nostalgici. Sembra di sentire dietro ogni pc, tablet o smathphone qui “si, si mi ricordo”, o i sospiri di “ah era proprio così..”, o di vedere occhi concentrati su facce minuscole di foto di gruppo a cercare di dare un nome a ogni volto.
Ed ecco l’energia dal basso e se questi diventassero sorta di Social Memory, e si può benissimo passare a guardarsi faccia a faccia, o rischiare che siano in molti tra sponsor e amministratori a voler mettere lo zampino su una semplice efficace idea. Insomma purchè rimanga intatto lo spirito del riconoscerci parte si questo paese, di condividere momenti di vita ben vengano idee conrete perché si passi dai social network alla piazza vice e allora può anche capitare che venga l’idea di mettere in mostra le foto “sei di Porto d’Ascoli se…” e che Sabato 8 marzo a Porto D’Ascoli, Chiaroscuro parrucchieri Cinzia Galosi Cdj in collaborazione con Gianluca Mattioli Photo Smile, organizzino una Mostra Fotografica con aperitivo in Piazza del Redentore, dalle ore 17 e 30 in poi….e tutti invitati. Gruppo aperto come FB! E non è l’unico evento che si sta muovendo, Ubaldo Bocci, pensa a una esposizione fotografica per tutta l’estate presso la Sede del Comitato di Quartiere Mare, dal 1 giugno.