A fronte di una situazione fattasi estremamente delicata, i vescovi italiani fanno proprio inoltre l’auspicio espresso all’Angelus domenica scorsa dallo stesso Papa Francesco, affinché le diverse componenti di quel Paese sappiano adoperarsi per il superamento delle incomprensioni e per costruire insieme il futuro della Nazione. Nel contempo, chiedono alla comunità internazionale di sostenere ogni iniziativa che sia in favore del dialogo e della concordia”.
“La preghiera a cui invita la Cei – viene spiegato in una nota diffusa dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali – vuol essere anche un segno tangibile di vicinanza alla numerosa comunità di ucraini residenti in Italia, comprensibilmente preoccupata per la sorte di familiari che vivono in Ucraina”. Intanto, informa l’Ufficio Cei, “si è costituito un gruppo di lavoro che vede coinvolte diverse Caritas nazionali europee, inclusa Caritas Italiana, che da anni sono impegnate sul territorio con programmi di sostegno alla popolazione ucraina”.