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Regione Marche, ampliamento dell’offerta con l’entrata degli operatori privati

REGIONE MARCHE – “Potenziare il servizio in favore di cittadini e imprese e creare  una rete funzionale e organizzata è l’obiettivo primario per far incontrare  maggiormente domanda e offerta di lavoro”.  Lo afferma  l’assessore regionale al lavoro, Marco Luchetti spiegando la portata del provvedimento, da poco operativo, che stabilisce la disciplina per l’accreditamento dei soggetti privati nell’erogazione dei servizi per il lavoro. “ Si apre una nuova epoca – ha aggiunto – per la prima volta l’affiancamento degli operatori privati nell’attività dei servizi pubblici dei Centri per l’Impiego a cui resta in capo il coordinamento del sistema.  Sarà una modalità di intervento da subito operativa anche per attenuare le perplessità  del Presidente del Consiglio Renzi che ritiene i centri per l’impiego inefficaci. In effetti,  in Italia si spende 10 volte in meno che in altri Paesi per i servizi al lavoro, ma questo ampliamento dell’offerta sul territorio può diventare una risposta efficace alle esigenze dei tanti cittadini in difficoltà e in cerca di lavoro.  Eravamo rimasti in attesa di una disciplina nazionale che unificasse i criteri ma, in assenza, siamo partiti ugualmente perché in questo momento di crisi occupazionale forte servono risposte altrettanto forti e concrete. E l’allargamento della rete di servizi è una risposta, un obiettivo non solo realizzabile, ma uno degli strumenti cardine per la reale efficacia dei servizi da erogare. Inoltre, l’ampliamento dell’offerta di servizi assume una valenza ancor più significativa alla vigilia dell’attuazione della “Garanzia Giovani”, una politica attiva specifica che prenderà a breve il via in tutto il territorio nazionale per fronteggiare il gravoso fenomeno della disoccupazione giovanile che nella nostra regione riguarda purtroppo oltre 20.000 ragazzi tra i 15 e i 24 anni. “

La Regione Marche promuove, sostiene e coordina un sistema regionale di servizi per l’impiego fondato sulla cooperazione tra i servizi pubblici per l’impiego e gli operatori pubblici e privati, autorizzati e accreditati ai sensi del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 .  Procedure e attività che si svolgono in conformità agli indirizzi regionali sul Sistema dei Servizi per il Lavoro, previsti dalla Legge regionale 25 gennaio 2005, n. 2 (Norme regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro). Il modello di gestione dei servizi è quindi di tipo cooperativo con centralità del servizio pubblico che svolge un fondamentale ruolo di coordinamento e di cerniera della rete operativa.  Oggi nelle Marche i soggetti autorizzati  all’intermediazione sono operativi con 241 sportelli sul territorio: Centri per l’Impiego (13) e sedi distaccate/sportelli (18) Agenzie di somministrazione (86) Agenzie di intermediazione (1) Associazione dei datori di lavoro (5) Camere di commercio (1) Comuni (2) Consulenti del lavoro (72) Enti di formazione (1) Associazioni per la tutela della disabilità (4) Istituti di scuola secondaria di secondo grado (27) Università (4) Patronati (7)

I servizi offerti sono di base – Informazione e auto orientamento; Consulenza orientativa; Incontro domanda/offerta-  e specialistici -Inserimento lavorativo disabili; Servizio orientativo sul diritto-dovere all’istruzione e formazione;  Servizi al lavoro per immigrati; Sostegno alla creazione di impresa; Tirocinio. Per accreditarsi e quindi essere iscritti all’” Elenco regionale dei soggetti accreditati per lo svolgimento dei servizi per il lavoro” i requisiti che gli operatori privati devono possedere sono di natura giuridica e finanziaria : società di capitali, associazioni datoriali e sindacali, bilancio certificato, assenza di procedure di fallimento e di condanne penali per gli amministratori; strutturale: locali distinti e facilmente individuabili, debitamente attrezzati, conformi alle disposizioni sulla sicurezza, orario di apertura minimo garantito (20 h/settimanali), avere figure professionali dedicate: almeno un responsabile organizzativo e almeno un operatore per ciascuna sede operativa accreditata con adeguati titoli di studio e professionali e adottare la Carta dei Servizi.

L’accreditamento al momento ha natura sperimentale e durerà tre anni Entro 60 giorni dalla ricevimento dell’istanza, la Regione emette il provvedimento di accreditamento e quindi verifica  la permanenza dei requisiti.