Da Zenit di Salvatore Cernuzio
ROMA – “Niente argomenti con Satana, ma sempre difesi dalla parola di Dio”. È il monito, ma anche la sfida proposta da Papa Francesco per questi quaranta giorni che conducono alla Pasqua. Nella catechesi prima dell’Angelus di questa mattina, in una piazza San Pietro dal profumo primaverile, gremita da oltre 100 mila fedeli, il Papa si è soffermato infatti sul “duello tra Gesù e Satana” presentato dal Vangelo della prima domenica di Quaresima, in cui Cristo, prima di iniziare la sua missione pubblica, affronta apertamente il demonio nel deserto.
“Sono i tre gruppi di tentazioni. Anche noi li conosciamo bene”, evidenzia il Santo Padre. Gesù, invece, “respinge decisamente tutte queste tentazioni e ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre, senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo”. “Notate bene come risponde Gesù – soggiunge il Papa a braccio – : Lui non dialoga con Satana, come aveva fatto Eva nel Paradiso terrestre. Gesù sa bene che con Satana non si può dialogare, perché è tanto astuto. Per questo Gesù, invece di dialogare, come aveva fatto Eva, sceglie di rifugiarsi nella Parola di Dio e risponde con la forza di questa Parola”.
E ogni risposta con cui il Signore controbatte il diavolo, traccia una via utile per i cristiani di oggi per affrontare lotte e tentazioni quotidiane. Il “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” di Gesù – sottolinea infatti Francesco – “ci dà forza, ci sostiene nella lotta contro la mentalità mondana che abbassa l’uomo al livello dei bisogni primari, facendogli perdere la fame di ciò che è vero, buono e bello, la fame di Dio e del suo amore”.
E anche la frase: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”, ricorda che “la strada della fede passa anche attraverso il buio, il dubbio, e si nutre di pazienza e di attesa perseverante”. Come pure l’ultima replica di Cristo: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”, rimarca il Papa, è un avvertimento a “disfarci degli idoli, delle cose vane, e costruire la nostra vita sull’essenziale”.
Parole vigorose, decisive, quelle di Gesù che “troveranno poi riscontro concreto nelle sue azioni”, prosegue il Vescovo di Roma. L’assoluta fedeltà di Cristo al disegno d’amore del Padre lo condurrà, infatti, dopo circa tre anni, “alla resa dei conti finale con il «principe di questo mondo», nell’ora della passione e della croce, e lì Gesù riporterà la sua vittoria definitiva, la vittoria dell’amore!”.
L’auspicio di Bergoglio è, quindi, che questa pagina evangelica sia uno specchio in cui raffrontarci in questo tempo di Quaresima, in modo da renderlo una “occasione propizia” per compiere “un cammino di conversione”. “Rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo – esorta il Papa – rinunciamo a Satana – perché lui è un seduttore – per camminare sui sentieri di Dio e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito”.
Dopo la preghiera dell’Angelus, il Pontefice ha salutato con affetto la vasta folla di pellegrini e fedeli riuniti in San Pietro, la maggior parte rappresentati da gruppi parrocchiali provenienti da comuni italiani. Un pensiero speciale è andato ai ragazzi di Rosolina che domenica prossima riceveranno la Cresima e a quelli della Toscana che – ha detto il Papa – “fanno a Roma la ‘promessa’ di seguire Gesù”.
Infine, prima di congedare con l’augurio “che il cammino quaresimale da poco iniziato sia ricco di frutti”, ha invitato, durante questa Quaresima, a tener presente l’invito della Caritas internazionale nella sua campagna contro la fame nel mondo. Ha poi chiesto “un ricordo nella preghiera per me e per i collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali”. Alle ore 16 di oggi, infatti, Papa Francesco, insieme a cardinali, vescovi e monsignori della Curia Romana, sarà a bordo del pullman diretto alla Casa Divin Maestro in Ariccia, per le meditazioni quaresimali che si concluderanno venerdì mattina 14 marzo.